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Case a “luci rosse”a Foggia: tra gli arrestati anche ex candidata di Forza Italia

C’è anche Adrijana Vasiljevic 32enne, serba ma residente a Foggia, candidata, nel 2014, alle ultime elezioni comunali con Forza Italia e finita, l’anno successivo, nell’inchiesta  relativa al crack della Casa Divina Provvidenza, nell’indagine che ha portato all’arresto di nove foggiani accusati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Raggiunti da una ordinanza di custodia cautelare in carcere, oltre alla serba, anche il fidanzato Michele Sorrentino, 40 anni, Antonio Spadaccino di 57, Stefano Simolo di 49, Maddalena Solomita di 64, il figlio Francesco Paolo Giuva di 26, Francesco Paolo Cinquepalmi di 60, Angelo Rosario Antonio Strippoli 52 anni e Rosario Antonio  Strippoli di 57. Indagato, a piede libero, anche un poliziotto per omessa denuncia di reato da parte di pubblico ufficiale.

Nell’ambito dell’inchiesta sono stati sequestrati 10 appartamenti che si trovano in diversi punti della città: via Cosmano, via La Rocca, via Scillitani, via Motta della Regina e viale Fortore. Le indagini, partite dalle denuncia da parte di una serie di cittadini stanchi di assistere ad un continuo via vai di prostitute dai propri condomini, hanno interessato il periodo che va dal 2015 fino ai primi mesi del 2018.

Attraverso le investigazioni gli inquirenti  hanno accertato come gli indagati avessero messo a disposizione delle prostitute  alcuni appartamenti di proprietà, o anche appositamente affittati, rendendoli di fatto delle autentiche “case d’appuntamento”, favorendo e sfruttando così la prostituzione di transessuali e donne di nazionalità straniera. Alcuni di loro – sostengono gli inquirenti – garantivano anche gli spostamenti delle loro “affittuarie”, tra la stazione ferroviaria ed i rispettivi appartamenti, oppure procurando loro sigarette, schede telefoniche, anticoncezionali. L’organizzazione si interessava anche di inserire le inserzioni pubblicitarie su quotidiani o siti internet per pubblicizzare l’attività. Tutto questo garantiva a ciascuno di loro, una media di circa 7mila euro al mese , considerando che ogni prostituta presente in un appartamento (e di solito erano tra le 2 e le 4 per volta) pagava 50 euro giornalieri.

Durante l’esecuzione delle ordinanze ad uno degli indagati sono stati sequestrati anche 11mila e 400 euro in contanti, provento – secondo gli inquirenti – dell’attività illecita gestita dallo stesso. “Notevole la natura professionale degli indagati – ha affermato il procuratore capo di Foggia, Ludovico Vaccaro – che a tal riguardo cita anche un passaggio dell’ordinanza in cui il Gip la definisce “un’attività di settore terziario””.

 

fonte: http://bari.repubblica.it/cronaca/2018/07/05/news/foggia_affittavano_appartamenti_alle_prostitute_tra_i_9_arresti_anche_ex_escort_candidata_con_forza_italia-200928946/

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Redazione

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