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Caratù: “Rinvio a giudizio Riccardi? No a pettegolezzi”

La notizia del rinvio a giudizio del Sindaco Angelo Riccardi, non ha colto nessuno impreparato, anzi le reazioni sono state come da copione, garantisti oggi di quà domani chi sà, giustizialisti nuovi e vecchi, reiterate richieste di dimissioni, azzeramento della giunta e via dicendo. Personalmente come fiero e leale avversario politico, nell’ultima competizione elettorale, ho già espresso il punto di vista mio e del movimento che rappresento ed ho cercato nella dialettica elettorale di privilegiare i programmi le idee ed il timing di realizzazione delle stesse, cercando nei pubblici dibattiti il confronto anche serrato sull’idea di città futura. La situazione giudiziaria del Sindaco era ben nota in campagna elettorale ai cittadini, egli ha cercato un basso profilo, altri hanno cercato di farne argomento di confronto anche aspro. L’elettore nella sua capacità di scernimento, ha dato la sua fiducia per il 58% ad Angelo Riccardi e per il 72% alle sue liste, quindi la città ha ritenuto ininfluenti le sue vicende giudiziarie per la carica che ricopriva e che chiedeva la riconferma. Altro è la discussione se il voto sia stato influenzato più o meno dalla poderosa ingerenza economica dell’ente pubblico nella vita della città. Questa città può permettersi un vuoto amministrativo con un commissario? Probabilmente si o forse no, ma quello che non si può permettere è un’ulteriore guerra all’interno del P.D. con cruente primarie  che polarizzerebbero con relativo tifo da stadio, l’interesse della città distogliendo l’attenzione sui problemi reali.

Angelo ha il diritto costituzionalmente protetto alla difesa ed alla presunzione di innocenza, con tutti i modi che la legge gli mette a disposizione, la città non si fermi è gia troppo ferma su se stessa, non ci serve un tifo da stadio! Angelo la gente si aspetta atti concreti, dopo un anno dalla riconferma, che fine ha fatto l’incubatore d’impresa promessa a me ed alla città in un pubblico dibattito? Di certo sappiamo che c’è un Consigliere delegato con la sua bella stanza, scrivania, telefono ecc….ma sappiamo anche che cè un progetto con finanziamenti già pronti e nuova e qualificata occupazione che bussa alle porte di questo comune, cosa si aspetta? forse c’è un conflitto politico di competenze? La città aspetta fatti non pettegolezzi.

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Redazione

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