Politica Italia

Caratù: “Ase, game over”

La partita è finita.

Chi come noi, dalla nomina ad au di Dicembrino (2010 ) alle dimissioni di oggi di La Torre ( 2018 ), da sempre hanno sostenuto che quella azienda ( A.S.E. ) non poteva reggere alle sfide del mercato e dell’innovazione e come tale andava ristrutturata dalle fondamenta con una governance fuori dalla politica e con una nuova visione strategica della sua missione. quella di una multiutilities specializzata nei servizi e come tale organizzata. Con un manager che doveva concentrare le funzioni di amministratore unico e Direttore Generale. Valutato e pagato su obiettivi ben individuati qualità del servizio reso ed economicità dello stesso.

Purtroppo dall’amministrazione comunale L’ a.s.e. è sempre stata considerata ed utilizzata come Uno strumento che serviva a togliere e gestire in modo privatistico ( opaco ) le rogne dell’amministrazione. A.s.e. da sempre considerato un serbatoio di voti e di potere e spesso con propri rappresentanti eletti ed assessori.

All a.s.e. Gli è stato affidato di tutto dal mercato ittico al verde pubblico, dal punto Enel al maldestro tentativo di gestire il gas dimenticando che a.s.e. Doveva solo raccogliere e smaltire L immondizia. invece si sono arruolati fior di professori, con progetti faraonici, chiesti fondi per altrettanto faraonici progetti di mega impianti di compostaggio. È in questi 8 anni i cittadini hanno pagato tantissimo, ripianato debiti, subire aumenti insensati della tari, ricevendo in cambio servizi scadentissimi.

Un unica analisi e domanda è da farsi.
da chi viene gestita l ‘a.s.e?
Semplice!

dall’assemblea dei soci ( Proprietà ) e dall’ a.u. Nominato dalla proprietà.
Di a.u ne sono cambiati tanti, l’unico punto immobile è il rappresentante della proprietà nella figura di Angelo Riccardi. Mi pare che le responsabilità vadano ricercate nella figura che rappresenta la proprietà, anche per il solo fatto di avere scelto le persone sbagliate.

Ormai la partita è finita, possiamo fare come Livorno ( lasciare fallire a.s.e.) oppure considerarla come un’opportunità per la città .

Soluzione ancora praticabile e da preferire In fondo L’a.s.e. ha dalle parte sua delle ottime e redditizie commesse, allora bisogna allearsi con chi questo mestiere lo sa fare davvero, privati, pubblic utilities dall’Amiu Puglia, fino ai colossi romagnoli o Lombardi facendo un concambio di azioni. Così avremo gente con competenze e professionalità tali da poter avere un partner industriale e finanziario serio grande ed affidabile. Certo bisogna rinunciare anzitempo ad un piccolo potere, che certamente sarà spazzato via alle prossime elezioni . Caro Angelo è l’unica strada percorribile! Un consiglio franco e sereno da un cittadino e da un gruppo politico che davvero vuole bene alla città.

Il tempo delle tattiche è finito.

 

Giovanni Caratù – Manfredonia Che Funziona

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Redazione

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