Capodanno senza botti, Enpa: “Non è una rinuncia, è una scelta di responsabilità”. A mezzanotte brindiamo. Loro vanno in panico.

Capodanno senza botti, Enpa: “Non è una rinuncia, è una scelta di responsabilità”. A mezzanotte brindiamo. Loro vanno in panico.
Allo scoccare della mezzanotte c’è chi festeggia in piazza, tra luci e brindisi, e chi – nello stesso identico momento – trema di paura in un rifugio, in un canile, in una colonia felina. La stessa notte. Due realtà. Una scelta.
Botti di Capodanno: per gli animali non è festa ma panico
I fuochi d’artificio non sono un disagio passeggero per gli animali, ma una fonte di stress acuto e prevedibile: esplosioni improvvise, lampi, vibrazioni e onde sonore che possono superare i 140 decibel. Per animali domestici, animali ospitati nei rifugi e fauna selvatica non esiste alcuna possibilità di comprendere o difendersi. Esiste solo il panico.
Il caso di Novara, fuochi vicino al canile: una notte di paura per cani e gatti
Non si tratta di timori teorici. È quanto Enpa ha potuto purtroppo verificare direttamente a Novara, nella notte tra il 1° e il 2 novembre 2025. In occasione dell’apertura del “Luna Park delle Streghe”, sono stati esplosi fuochi d’artificio a poche centinaia di metri dal canile sanitario di via del Gazzurlo e dal rifugio Enpa.
Per gli animali ospitati è stata una notte di paura. I botti improvvisi e ravvicinati hanno provocato reazioni di panico diffuse: cani e gatti nascosti nelle cucce, tremanti, paralizzati o in preda a tentativi di fuga. I volontari sono rimasti nel rifugio per tutta la durata dell’evento per contenere una vera emergenza emotiva; in alcuni casi si è reso necessario l’intervento veterinario per evitare crisi di panico potenzialmente gravi.
La relazione tecnica: “Danno reale al benessere animale”
L’accaduto è stato documentato in una relazione tecnica che evidenzia un danno reale al benessere animale e richiama le responsabilità previste dalla normativa vigente in materia di tutela degli animali e di luoghi sensibili. L’ufficio legale Enpa ha trasmesso segnalazioni e documentazione alle autorità competenti per le opportune verifiche .
Quello di Novara non è stato un episodio isolato: nelle stesse ore molti cittadini hanno segnalato cani domestici terrorizzati e in stato di agitazione prolungata.
Rocchi (Enpa): “Non sono ipotesi, sono fatti”
“Ogni anno si parla di divieti e ordinanze – dichiara Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa – ma senza un vero cambio di modello il risultato è sempre lo stesso. I botti continuano a esplodere e gli animali continuano a pagarne il prezzo. Novara dimostra che non stiamo parlando di ipotesi, ma di fatti”.
Capodanno senza botti: le alternative esistono
Oggi non è più possibile sostenere che non esistano alternative. In molte città, in Italia e all’estero, il Capodanno viene celebrato con spettacoli di droni luminosi, giochi di luce, videomapping ed eventi artistici, capaci di coinvolgere migliaia di persone senza rumore, senza inquinamento e senza paura.
L’appello ai Comuni: “Cambiare modello di festeggiamento”
Per questo Enpa rivolge un appello diretto ai Comuni italiani: non limitarsi a vietare sulla carta, ma assumersi fino in fondo la responsabilità di cambiare modello di festeggiamento, scegliendo soluzioni che tutelino animali, persone e ambiente.
“Il Capodanno – conclude Rocchi – è una festa di tutti. Ma non può continuare a esserlo solo per qualcuno. A mezzanotte brindiamo, loro vanno in panico. Sta alle istituzioni scegliere da che parte stare”.