Attualità Manfredonia

Cane ‘trascinato’ da un’auto a Manfredonia, Francesco: “Clima da inquisizione, crocifissa in Piazza una persona”

[esi adrotate group="1" cache="public" ttl="0"]

Cane ‘trascinato’ da un’auto a Manfredonia, Francesco: “Clima da inquisizione, crocifissa in Piazza una persona”

Pregevole Redazione

            Ho appreso via Internet del Raccapricciante, a vostro dire, fatto di cronaca verificatosi pochi giorni or sono, nella zona periferica di Manfredonia, in quel di Viale Michelangelo, a suo tempo, zona meglio conosciuta e, brutalmente identificata come ‘Conquista del West’ e precisamente relativo al supposto ‘trascinamento’ di un cagnolino da parte di un’autovettura condotta da un anziano signore.

La cosa ha avuto una visibilità e una risonanza addirittura a livello nazionale, visto il potere di internet, ebbene, nel leggere l’articolo come una voce sola urlato da svariate testate giornalistiche, la mia mente si è vista letteralmente trascinata (questa volta proprio trascinata) nel lontano tempo dell’inquisizione, nel mezzo di folle urlanti, armate di forconi, intente a bruciare in piazza l’additato/a di turno, reo forse di nulla ma, senza possibilità di scampo.

Ebbene, senza volermi schierare con o contro qualcuno, ma solo cercando di esaminare il fatto con un briciolo di attenzione, credo che se qualcuno si fosse preso la briga di indagare un tantino, forse si sarebbe riusciti ad evitare la crocifissione in piazza di una persona colpevole solamente, ripeto solamente di un semplice e misero errore di valutazione.

Vivo lontano dalla ‘mia’ Manfredonia dai tempi della mia giovinezza ed ho riconosciuto la persona rea di tanta efferatezza, ricordo il signore come una persona per bene, buona e soprattutto amante degli animali, sì, proprio amante degli animali, tanto che dopo la perdita del suo anziano cane, decide di adottare un docile randagio, a suo dire anche bello, che incontra per strada, decide pertanto di legarlo all’autovettura per condurlo a casa,distante poche centinaia di metri, per donargli cibo, cure e reciproca compagnia, non ‘Trascinarlo’ per strada come ha fatto piacere interpretare ed urlare. Unica pecca, non avrebbe mai pensato che, i suoi modi di anziano contadino lo avrebbero catapultato in una situazione che gli avrebbe distrutto la vita, come se già non fosse bastato perdere la giovanissima figlia pochi mesi or sono.

Certo raccogliere un po’ di visibilità o un misero consenso con un articolo non verificato basato su chiacchiere di eroi da strada o da tastiera, al giorno d’oggi non ha prezzo e sono occasioni da non lasciarsi assolutamente sfuggire, anche se a mio parere deontologicamente  non condivisibile, nulla importa se a discapito di una brava e innocente persona ma, è risaputo che seguire l’urlo delle folle rende facile crocifiggere il primo che capita e risparmiare così il Barabba di turno, reo sì di reali e provate atrocità.

Nello sperare di veder pubblicate queste riflessioni, in modo che possano servire a generarne di simili, in chi è sempre pronto  a proporsi a giudice in situazioni, senza  averle prima comprese a fondo.

Vi saluto

                                                                       Francesco Ciuffreda

L’Aquila 10 apr 2025

Nota Bene:

Anche io mi reputo amante degli animali, ho tenuto con me tre gatti, raccolti per strada ma, mi chiedo cosa sarebbe successo se mi avessero filmato mentre cercavo di catturarli, con il solo scopo di curarli per donargli vita nuova, nella libertà di un grande giardino, liberi comunque di restare o meno. Sarei stato degno delle stesse attenzioni dedicate al caso?

[esi adrotate group="1" cache="public" ttl="0"]