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Campi Diomedei. Bordo interroga Bonisoli: “Necessario riprendere i lavori del Parco urbano e verificare la legittimità degli atti di sospensione”

“Sarebbe necessario far ripartire quanto prima i lavori di realizzazione del Parco urbano Campi Diomedei a Foggia e il ministro per i Beni culturali dovrebbe accertare la legittimità degli atti prodotti dalla Soprintendenza all’Archeologia per bloccarli”. Lo sostiene l’on. Michele Bordo che ha depositato un’interrogazione proprio al ministro Alberto Bonisoli con cui sollecita “la verifica di tutti i passaggi tecnico-amministrativi che hanno prodotto un inaspettato e dannoso provvedimento di sospensione delle attività”.

“Chi abbia voglia di studiare il ricco e complesso fascicolo dell’opera, la trasformazione e riqualificazione di 23 ettari di suolo pubblico destinati ad ospitare uno dei più grandi parchi urbani d’Italia grazie alla collaborazione tra Regione Puglia e Comune di Foggia, potrà rendersi conto della quantità e della qualità dei controlli, delle verifiche e dei monitoraggi che hanno interessato l’intervento.

E’ davvero singolare che dopo un concorso internazionale di progettazione e una gara d’appalto europea, procedure in cui la Soprintendenza è stata pienamente e positivamente coinvolta, si arrivi alla sospensione dei lavori motivata da un incomprensibile atto in autotutela che annulla l’autorizzazione a svolgere i lavori.

Per coincidenza, il cambio di rotta amministrativo si è registrato dopo l’insediamento del governo sostenuto dal M5S, i cui rappresentanti hanno più volte manifestato apertamente e pubblicamente la loro contrarietà all’opera. Eppure si tratta di un parco urbano, di uno spazio di verde attrezzato e arricchito da infrastrutture culturali poco o per nulla invasive, realizzato dove fino a ieri si coltivavano grano e foraggio. All’interno della cintura urbana della città capoluogo.

A mio parere – conclude Michele Bordo – il blocco ai lavori imposto dalla Soprintendenza di Foggia/BAT ha rallentato l’esecuzione di un progetto strategico che il ministro Bonisoli dovrebbe invece valutare con attenzione e avendo a mente l’esclusivo interesse della comunità foggiana”.

A mio parere – conclude Michele Bordo – il blocco ai lavori imposto dalla Soprintendenza di Foggia/BAT ha rallentato l’esecuzione di un progetto strategico che il ministro Bonisoli dovrebbe valutare con attenzione e avendo a mente l’esclusivo interesse della comunità foggiana”.

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Redazione

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