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Attacco di Hamas, cosa ci facevano i fotografi già sul posto?

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Attacco di Hamas, cosa ci facevano i fotografi già sul posto? Sospetti e smentite

Fotografi freelance, anche con un certa esperienza, sarebbero accusati di aver avuto rapporti con Hamas e di aver saputo in anticipo l’orario e la posizione dei luoghi colpiti dalla milizia.

I loro nomi sono conosciuti: Hassan Eslaiah, Yousef Masoud, Ali Mahmud e Hatem Ali.

Le autorità israeliane hanno chiesto spiegazioni alle testate coinvolte, ma intanto sono arrivate smentite dalle agenzie stampa Reuters e Ap. Secondo HonestReporting, quattro fotogiornalisti di Gaza che lavorano per le agenzie internazionali Associated Press e Reuters, ma anche come freelance per la Cnn e il New York Times, hanno documentato gli orrori del massacro del 7 ottobre, compresa l’uccisione di civili.

HAMAS E FOTOGRAFI, MA ORMAI SIAMO GIUNTI AL GIORNO NUMERO 34 DI GUERRA

Esponenti di Hamas hanno detto che colloqui sono in corso ma che finora non è stato raggiunto alcun accordo con Israele. Lo ha riferito Haaretz.

Nel frattempo la Jihad islamica ha dichiarato che presto rilascerà per “ragioni umanitarie e mediche” una volta soddisfatte le “misure appropriate” Hannah Katzir, di 77 anni, e Yagil Yaakov, 13 anni, entrambi rapiti dal kibbutz Nir Oz il 7 ottobre.

Lo riporta Times of Israel.

Gli ostaggi compaiono in due clip diffuse dai terroristi questo pomeriggio.

Per Yagil Yaakov proprio ieri sera c’era stato un appello poiché il ragazzino ha un’allergia alle arachidi potenzialmente letale, e l’associazione di allergologia ha chiesto che venga visitato urgentemente da rappresentanti della Croce Rossa e gli venga somministrata epinefrina iniettabile.

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Redazione

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