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Anche Campo contro l’uscita di Mastroluca: “Si sono osservati casi di personalità talmente disturbate che ormai abbandonano il PD una volta al giorno”

C’era un bellissimo personaggio minore di una commedia di Eduardo, quello che nel bel mezzo della scena annunciava con tono premuroso ai convitati che parevano non accorgersi di lui, “io me n’avessa scappa’ “.

A nessuno sembra interessare la sua presenza, forse non l’hanno nemmeno notato.

Sicchè, non ricevendo alcun cenno, il simpatico signor nessuno ribadisce ossessivamente e sempre più nervosamente il suo annuncio: “basta mo me ne scappo”, come se avesse chissà cos’altro da fare.

Niente; i presenti non lo trattengono, così il povero omino sembra dissolvere dal testo senza nessuna apparente significanza ai fini della storia. In poche battute il grande Eduardo muove lo spettatore a ilarità e compassione, tratteggiando un tipo umano che non sto a descrivere ma con il quale ognuno di noi ha grande familiarità.

La cosa mi è venuta in mente a ben considerare un nuovo tipo politico: quello che lascia il PD. Ve ne sono alcuni a tal punto innamorati del ruolo ormai costitutivo della propria identita’, che il PD lo lasciano ogni sei mesi, e lo gridano sempre più forte al mondo.

Poi sei mesi non bastano più, e cominciano a farlo ogni tre quattro mesi.

Si sono osservati casi di personalità talmente disturbate che ormai abbandonano il PD una volta al giorno, in alcuni casi anche due.

E comunque; se può essergli utile, per noi non c’è problema: nella nostra sede si può entrare e uscire quando si vuole; si possono fare discorsi anche se non c’è nessuno e annunciare che si va via ogni volta che lo si ritiene necessario o se ne ha semplicemente voglia.

La salute prima di tutto.

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