Sport Manfredonia

A proposito della partita di Coppa Italia tra Heraclea e Manfredonia (di Antonio Castriotta)

[esi adrotate group="1" cache="public" ttl="0"]

A proposito della partita di Coppa Italia tra Heraclea e Manfredonia (di Antonio Castriotta)

La sintesi della gara di coppa Italia dilettanti, giocata domenica tra l’Heraclea Calcio ed il Manfredonia Calcio, prima gara ufficiale della nuova stagione calcistica, può riassumersi in alcune brevi considerazioni, raccolte per strada in questi giorni, da tifosi sipontini che erano sugli spalti dello Zaccheria.

Un dato è emerso e sul quale vi è stata unanimità di pensiero: la squadra esprime un buon calcio ed un buon palleggio, con verticalizzazioni veloci e passaggi con al massimo due tocchi.

Tutte condivisibili le dichiarazioni di Mr Pezzella rilasciate nell’intervista di fine gara, specificatamente sulla opportunità imprescindibile che la società torni sul mercato e fornisca all’allenatore le prestazioni sportive di almeno quattro elementi di categoria e specificatamente un portiere di esperienza, un difensore, un centrocampista ed un attaccante per poter raggiungere l’obbiettivo salvezza senza rischiare di essere invischiati nella zona retrocessione.

D’altronde, la differenza tra il Manfredonia e l’Heraclea la si è vista soprattutto nella seconda frazione di gioco, allorquando, i cambi effettuati dall’Heraclea, tutti di qualità, sono stati determinanti per la vittoria finale.

La panchina del Manfredonia, con tutto il rispetto che è doveroso portare a questi ragazzi che si impegnano e danno l’anima, necessità di essere integrata con elementi di valore ed esperienza, quindi, gente che sia a conoscenza ed abbia maturato la giusta esperienza nel difficile campionato di serie D girone H.

A proposito di impegno, all’unisono i mugugni per la deludente prestazione del capitano Mirko Giacobbe, dal quale tutti si aspettavano, una prestazione all’altezza. Dicono che più che giocare a calcio, abbia giocato a “nascondino”, risultando a consuntivo, forse, il peggiore in campo. È solo la prima partita e la speranza dei tifosi è rivedere il Giacobbe del primo anno, né quello della passata stagione, né quello della prima ufficiale di quest’anno. È richiesto per un calciatore della sua caratura, capitano e punto di riferimento di una squadra giovane, impegno, corsa, gaol e tanto altro. Queste considerazioni, caro capitano, le siano da stimolo, per l’immediato futuro, dimostrando, quelle qualità per cui le è stato offerto, per il terzo anno consecutivo, un lauto contratto.

Da ultimo, considerazione mia personale. Riccardo Fatone, terzino 2008, che ha dato l’anima in tutto il mese pre campionato, andava assolutamente convocato per la gara contro l’Heraclea. Dopo lo si poteva mandare anche a vedersi la gara sugli spalti dello Zaccheria, ma si è guadagnato sul campo il diritto di essere convocato, pranzare con la squadra e vivere l’emozione del pre partita. Mi perdoni Mister Pezzella per la franchezza ma proprio non potevo restare in silenzio, dopo aver visto tra i convocati l’altro 2008, giunto a Manfredonia solo da qualche giorno, con un paio di allenamenti nelle gambe.

È importante valorizzare l’impegno dei giovani soprattutto del prodotto locale che non è secondo a nessuno. Infine, un plauso a tutti quelli che nonostante tutto, sono accorsi allo Zaccheria ed hanno sostenuto la squadra.

Antonio Castriotta

[esi adrotate group="1" cache="public" ttl="0"]