“respIRA” continua al “Dalla” di Manfredonia con “Diciassette Cavallini”, spettacolo internazionale dell’argentino Rafael Spregelburd

“respIRA” continua al “Dalla” di Manfredonia con “Diciassette Cavallini”, spettacolo internazionale dell’argentino Rafael Spregelburd
Uno spettacolo internazionale è atteso al Teatro “Lucio Dalla” di Manfredonia per il secondo appuntamento di “respIRA”, la stagione di prosa ideata e organizzata dal Comune, da Puglia Culture, Bottega degli Apocrifi con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Puglia.
Dopo “Novecento” con Gabriele Vacis e PoEM, primo titolo sold-out della stagione, “respIRA” il 10 dicembre alle ore 21.00 presenta “Diciassette Cavallini” del regista argentino Rafael Spregelburd. Già ospite a ottobre di un appuntamento speciale del nuovo ciclo del “Circolo degli ErEtici” in dialogo con Silvia Mei e Cosimo Severo, Spregelburd ritorna a Manfredonia con uno spettacolo che rilegge in modo originale ed eccentrico il mito di Cassandra.
Il cartellone di “respIRA” si arricchisce così di un nome di punta della drammaturgia contemporanea internazionale, ospitato in Puglia solamente a Manfredonia e Bari.
Spregelburd è uno dei più importanti artisti del teatro argentino. Rappresentato in tutto il mondo, nel 1994 ha fondato la propria compagnia teatrale “El Patrón Vázquez”. In Italia è stato scoperto da Luca Ronconi, che mise in scena più di dieci anni fa al Teatro Piccolo di Milano due testi, “La modestia” e “Il panico”, dei sette che compongono la sua grande opera “Eptalogia di Hieronymus Bosch“, pubblicata prima dalla Ubulibri di Franco Quadri che per primo si era impegnato a farla conoscere, e ora edita da Einaudi.
“Diciassette Cavallini” parte dal mito di Cassandra per indagarlo in due tempi diametralmente opposti. Nel primo atto, che il regista definisce apollineo sia per il ruolo fondamentale che ha il dio Apollo nella costruzione del mito e sia perché convenzionale in termini drammaturgici, una Cassandra contemporanea afferma di poter prevedere le disgrazie future, mentre il suo psicanalista cerca di smontare ogni sua certezza. Chi avrà ragione? La seconda parte, dionisiaca, è dominata dal delirio dettato dal dio Dioniso. Gli attori, con gli stessi elementi del primo tempo, costruiscono un gioco che si sviluppa al rovescio e con cui vanno all’indietro, dal futuro al passato; mostrando agli spettatori prima gli effetti, per poi ricostruire, a ritroso, le cause. Un’ipotesi puramente poetica, che porta a cercare e trovare risposte a domande che ancora non sono state espresse.
In questa sfida teatrale in 17 movimenti, come i 17 soldati che uscirono dal ventre del cavallo di Troia, Spregelburd rifiuta la tradizionale consequenzialità causa/effetto, proponendo invece una drammaturgia che assume le forme di una casualità complessa che regola la nostra vita. Il tema nasce dal confronto con gli attori, che hanno espresso il desiderio, utopico, di guardare al futuro incerto. La tragedia, intesa come linea retta verso la distruzione, diventa così uno strumento per accedere al presente, per indagare spazio e tempo nella loro realtà non lineare, per confrontarsi con tutti gli eventi catastrofici che collidono ogni giorno con l’apparente unidirezionalità della vita.
“Diciassette Cavallini”, per la regia di Rafael Spregelburd, è una produzione Fondazione Teatro Due. Con: Roberto Abbati, Valentina Banci, Laura Cleri, Davide Gagliardini, Luca Nucera, Massimiliano Sbarsi, Pavel Zelinskiy. Musiche di Alessandro Nidi, scene di Alberto Favretto, costumi di Giada Masi, luci di Luca Bronzo, assistenza alla regia a cura di Francesco Lanfranchi.
Il biglietto per lo spettacolo è in vendita al costo di 14 euro (platea primo settore), 12 euro (platea secondo settore) e 8 euro (galleria).
Per informazioni e prenotazioni: Teatro “Lucio Dalla” – Bottega degli Apocrifi. 0884 532829 / 335 244843 – botteghino@bottegadegliapocrifi.it.