Cosmopolitan: “9 problemi che devi affrontare se hai l’accento pugliese”
1. Premessa: il dialetto pugliese varia da zona a zona. Il fujan è diverso dal bàaarese, per non parlare del salentino che è tutta un’altra lingua. La prima difficoltà che incontri uscendo fuori dai confini del paese in cui sei cresciuta è che nemmeno tra corregionali puoi sperare di capirci qualcosa.
2. Cósa e rósa le pronuncerai sempre come Canósa, con la ó chiusa. È una battaglia persa. Come la è aperta. Già in tenera età capisci che frequentare un corso di dizione è solo una perdita di tempo. Così da grande preferisci investire i tuoi soldi in viaggi, per sentirti un po’ più internazionale con il tuo accento pugliese.
3. Hai difficoltà a usare l’avverbio “ancora” nella giusta accezione di “di nuovo”, “anche ora”, “sinora” a causa di una reminiscenza infantile, di quando tua mamma ti diceva: «ANCORA CADI!!!!» per dirti «Attenta potresti cadere!!!». Seguita dalla frase minacciosa «Che se ti fai male ti prendi pure il resto!!!». Che poi perché tua madre doveva infierire su di te con uno scappellotto dopo essere caduta, non l’hai ancora capito.
4. Le C diventano G e le T si trasformano in D. Abbiamo un problema di consonanti noi pugliesi. Probabilmente non esiste spiegazione scientifica per questo fenomeno che trasforma parole come cancello in “cangello” e i nomi come Valentina in Valendina. Ora prova a pronunciare con l’inflessione pugliese la frase: «Valendina apri il cangello per favore?».
5. Non ti sentirai mai l’eroina raffinata di un romanzo alla Orgoglio e pregiudizio. Puoi aver perfezionato il tuo inglese a Oxford, ma quando parli italiano e qualcuno riconosce il tuo accento pugliese, ti senti immediatamente un personaggio degli sketch di Toti e Tata.