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Entro la fine dell’anno anche Mattinata avrà il suo museo

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Dopo oltre un trentennio, la volontà del compianto dott. Matteo Sansone, lo speziale di
Mattinata, archeologo per passione e farmacista per necessità, come amava definirsi, oltre
che geniale curatore e conservatore delle testimonianze delle tradizioni locali, si è
concretizzata. La sua collezione, collocata nella farmacia e in altri locali, troverà
la sua sede naturale nel museo che l’amministrazione del sindaco pro tempore
Giuseppe Argentieri con tenacia realizzò negli anni ’80, e che sarà pronta per il
suo nuovo ruolo entro la fine del 2022.


La storia ricapitola un evento che la famiglia Sansone e l’amministrazione civica di Mattinata
considerano essenziale ed ineluttabile proprio perché parte integrante delle radici e
dell’identità della comunità.


Venerdì 12 agosto è stato stipulato il contratto pubblico con cui la famiglia
Sansone dona allo Stato Italiano e per esso al Ministero della Cultura –
Direzione regionale Musei Puglia – nella persona del direttore regionale Dott.
Luca Mercuri i beni archeologici della collezione vincolata, dichiarata di
eccezionale interesse artistico, storico e archeologico, con DM 27.07.1990, che
consta di n. 2290 numeri inventariali corrispondenti a n. 2533 reperti
archeologici.


«Alla richiesta di donazione della collezione presentata dagli eredi dello
speziale Matteo Sansone – commenta il figlio Peppino Sansone, delegato a
rappresentare i proprietari della collezione – il Ministro Dario Franceschini, il
segretario generale Salvo Nastasi e il direttore generale dei musei Massimo
Osanna hanno immediatamente dato seguito, tant’è che il Ministero della
Cultura tramite la Direzione Regionale Musei Puglia si è impegnato a eseguire,
entro e non oltre il mese di dicembre 2022, i lavori funzionali per collocare le
opere in sicurezza all’interno del Museo di Mattinata. La collezione sarà allocata, in
modo permanente, ed esposta presso il Museo Civico esistente e recherà il nome Museo
Archeologico Nazionale di Mattinata “Matteo Sansone”».


Viva soddisfazione è stata espressa dal sindaco Michele Bisceglia «per lo
storico obiettivo conseguito che, seguendo gli sforzi fatti nel corso di almeno
tre decenni dai suoi predecessori, ha fortemente voluto questa straordinaria
iniziativa culturale, assicurando che la giunta municipale, a seguito dell’atto di
donazione, procederà alla concessione in uso della struttura museale alla
Direzione Regionale Musei Puglia. È stato un percorso lungo e faticoso, frutto della
convergente determinazione della famiglia Sansone, del comune di Mattinata e del
Ministero della cultura che hanno superato ogni difficoltà per realizzare questo ambizioso
progetto culturale in cui preminente risulta la fruizione e il godimento collettivo della
collezione di carattere storico, archeologico e folkloristico. Una ulteriore azione peraltro –
continua il primo cittadino – che rientra pienamente nell’offerta turistica promossa dalla
municipalità di Mattinata per creare ulteriori fattori attrattivi in linea con quanto espresso
nel Piano Strategico Turistico Condiviso presentato non più tardi di due mesi fa. La memoria
dello speziale Matteo Sansone e la sagacia con cui i figli, la compianta Pasquina, Peppino,
don Carlo e Maria, l’hanno perpetuata incarnano lo spirito della comunità garganica, in
special modo di quelle di Mattinata e di Monte Sant’Angelo, teso a legare ogni traccia del
passato al presente».


La maggior parte dei reperti della collezione provengono dalla necropoli di Monte Saraceno
e negli anni si è arricchita, attraverso una certosina ricerca, di stele daunie, vasi dauni e
appuli, utensili litici e statue appartenenti ai presepi del ‘700. Il Prof. Cleto Corrain,
antropologo nell’Università di Padova, dopo averlo conosciuto durante le numerose
campagne scavi, definiva lo speziale Matteo Sansone ‘il cultore delle ricerche archeologiche
e antropologiche del Gargano’.


«La donazione della famiglia Sansone – continua l’omonimo nipote dello
speziale Matteo Sansone – oggi dunque è tutto questo; è la passione di un uomo
lungimirante; è il culto per le proprie origini; è la condivisione della comunità
alla bellezza del proprio territorio; è la spinta culturale con cui lo speziale ha
posto Mattinata all’attenzione di diverse Università italiane; è la stagione che, a
partire dagli ultimi anni ‘50 del secolo scorso, ha portato ad una fioritura degli scavi
archeologici non soltanto della già citata necropoli di Monte Saraceno, ma
anche dell’Abbazia benedettina di Monte Sacro, della Domus romana di Agnuli e a una
rinnovata sensibilità per la ricerca di altri siti storici o archeologici di interesse. Quei reperti
che ognuno ammira nella farmacia hanno contagiato tanti ragazzi che mostrano un
singolare interesse ed una entusiasmante passione per la tutela e la valorizzazione dei diversi
contesti naturalistici e paesaggistici. Si è avverato ciò che sembrava utopia, rilanciando, in
tal modo, il vero scopo del nonno Matteo: far sì che la cultura della generazione degli anziani
venisse trasmessa alla giovane generazione per conservare tradizioni, identità, memoria. “Le
radici della cultura sono amare, ma i frutti sono dolci”, affermava Aristotele. Oggi si può
senz’altro dire che è giunta la buona seminagione dei frutti dopo il tempo della
complessità e forse anche della tristezza».


Il nuovo Museo rappresenterà un nuovo tassello nel mosaico dei siti afferenti alla Direzione
regionale Musei Puglia. «In questo progetto – commenta il Direttore regionale
Musei Puglia, il dott. Luca Mercuri – ci sono tutti gli ingredienti di
un’operazione culturale efficace e innovativa: la regia della Direzione
Regionale Musei, di concerto con la Direzione Generale, nel promuovere una
rete museale viva e dinamica, la disponibilità e generosità del privato, la
collaborazione dell’amministrazione comunale, la sinergia con la
Soprintendenza. Il Museo Archeologico Nazionale di Mattinata “Matteo Sansone”, che
vedrà la luce entro l’anno, sarà il sedicesimo museo della Direzione Regionale Musei Puglia
e racconterà molte storie: storie antiche di opere e reperti archeologici e storie più recenti di
collezionismo e amore per le proprie radici. A breve, appena sarà perfezionata la concessione
in uso da parte del Comune, avvieremo i lavori di rifunzionalizzazione dell’immobile, mentre
l’allestimento, in fase di progettazione, sarà curato in sinergia con la Soprintendenza ABAP
per le province Foggia e BAT, che voglio ringraziare nella figura della Soprintendente Arch.
Anita Guarnieri. La quantità dei reperti, oltre 2.500, consentirà di predisporre un
allestimento dinamico, basato su un dialogo efficace tra esposizione permanente, depositi a
vista e rotazione periodica delle opere, secondo le più recenti tendenze della museologia
contemporanea. Ringrazio i donatori per la loro generosità, il Comune di Mattinata e il
Direttore Generale Musei, prof. Massimo Osanna, per il costante supporto».

Domenico La Marca
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Comunicato Stampa

Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ilsipontino.netPer segnalare variazioni, rettifiche, precisazioni o comunicazioni in merito al presente articolo è possibile inviare email a redazione@ilsipontino.net

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