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5 Stelle: “Amministrazione arrogante”

Questa Amministrazione se ne infischia dei cittadini e dei loro bisogni. Lo dimostra in tutte le sue azioni.

Il 31 gennaio scorso si è tenuto un consiglio comunale con un solo punto all’ordine del giorno. Vediamo di cosa si tratta.

 

L’art. 6-ter della legge 193/2006estende alle regioni, alle province, alle città metropolitane ed ai comuni, la possibilità di offrire ai “contribuenti morosi” la rottamazione delle cartelle tributarie, non pagando le sanzioni.

Gli enti territoriali stabiliscono anche il numero di rate e la scadenza, che non può superare il 30 settembre 2018, per incassare le entrate non riscosse a seguito di provvedimenti di ingiunzione fiscale notificati negli anni dal 2000 al 2016 (dagli enti stessi e dai concessionari della riscossione).

 

Il Comune di Manfredonia ha deciso di aderire a questa opportunità sottoponendo all’attenzione del Consiglio Comunale un regolamento. Ancora una volta, però, sembra che lo abbia fatto solo per apparenza politica e non per cogliere, realmente, i vantaggi che tale legge concede agli enti territoriali ed ai contribuenti morosi.

 

Perché pensiamo questo?

Perché riscontriamo la solita superficialità di questo Ente nell’affrontare i vari impegni.

 

Nella proposta di delibera approvata, ad esempio, non sono indicati i crediti interessati da tale manovra (non sappiamo di quanti milioni di euro si parla) sui quali questo regolamento dovrebbe trovare applicazione.

 

Per questo, prima del consiglio comunale abbiamo richiesto la documentazione utile a verificare quale fosse l’intero ammontare dei crediti vantati dal Comune e non ancora riscossi.

La dirigente del Terzo Settore, dottoressa Maricarmen Distante (nomenomen), ci ha fornito solo l’elenco dei crediti notificati dal 2009 al 2016dal concessionario “Gestione Tributi”, per un ammontare di 6.859.000 euro – di cui 5.000.000 sarebbero “entrate non versate” ed i restanti 1.859.000 eurosarebbero “sanzioni ed interessi”.

Invece, non ci sono stati fornitiquelli che vanno dal 2000 al 2009 (tra cui 17 milioni e 700 mila euro di crediti riaccertati e dichiarati di dubbia esigibilità), a causa dei quali è stato acceso un mutuo trentennale, che graverà su tutti i cittadini per un ammontare di circa 590.000 all’anno.

 

E’ opportuno ricordare che:

Con la delibera di giunta 197del 29/9/2015 (n.reg.2015/3079) si riaccertavano dei crediti di “dubbia esigibilità” per tributi non riscossi anche negli anni antecedenti all’affidamento del servizio riscossione alla Gestione Tributi, con allegata tabella dei crediti divisi per anno e tipologia.

Riaccertavano”, in questo caso, vuol dire che si sono individuati tutti i contribuenti “morosi” e che i crediti vantati verso questi ultimi sono risultati di “dubbia esigibilità”.

Ci piacerebbe sapere il “criterio” utilizzato per stabilire che tali crediti sono di “dubbia esigibilità

 

Nello scorso Consiglio Comunale, alla nostra domanda:

– “Tutti quei crediti di dubbia esigibilità, pari a 17milioni e 757mila euro, possono essere

interessati da questo regolamento?”

La risposta, per noi insoddisfacente, è stata:

–  “Quei crediti non sono interessati…”

 

Per essere chiari, avremmo voluto essere NOI consiglieri a stabilire, dopo opportuna verifica dei dati, che quei crediti non sono interessati;

e poi… Non è che quei crediti “non sono interessati” perché a tempo debito non sono stati iscritti “a ruolo” e non sono state emanate le ingiunzioni?

E se così è stato, perché vengono chiamati “di dubbia esigibilità”?

 

Vi offriamo tre possibili scenari:

  1. questi crediti sono interessati e potrebbero essere recuperati – qualora siano stati rispettati i procedimenti necessari al recupero (in questo caso non si spiegherebbe perché non ci sono stati forniti i dati richiesti);
  2. questi crediti non sono interessati, perché a tempo debito non sono stati espletati gli opportuniprocedimenti per il recupero (cartelle iscritte a ruolo ed ingiunzioni fiscali);
  3. – (il più vergognoso) ESISTONO DAVVERO QUESTI CREDITI?

 

Noi del Movimento 5 Stelle procederemo, come da legge, per ottenere i documenti richiesti e verificare innanzitutto se esistono questi crediti e, in caso affermativo, se il regolamento approvato può trovare applicazione sugli stessi.

 

Vi segnaliamo, infine, cari cittadini, che la solita arroganza ha portato questa maggioranza a respingere un emendamento di buonsenso,proposto da un’altra forza di opposizione, che estendeva la possibilità di rottamazione anche ai contribuenti morosi per non aver pagato opere di urbanizzazione, solo perché presentato, appunto, dall’opposizione.

La preclusione di tale opportunità conferma il nostro dubbio che per essi l’approvazione di questo regolamento sia stata solo una manovra politica e che sono per nulla interessati ad offrire una concreta possibilità ai contribuenti morosi, che potrebbero, in tal modo, regolarizzare la propria posizione debitoria nei confronti dell’Ente – il quale allo stesso tempo potrebbe ridurre, con tali entrate,  l’eccessivo ed incessante ricorso alle anticipazioni di cassa.

 

MOVIMENTO 5 STELLE MANFREDONIA

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Redazione

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