18 anni fa il crollo di Viale Giotto

Il crollo dello stabile di viale Giotto 120 è stato un gravissimo incidente verificatosi a Foggia nelle prime ore del mattino dell’11 novembre 1999. Lo stabile consisteva in un complesso di 26 appartamenti, costruito poco meno di 30 anni prima. Nello stabile vivevano 71 persone; le vittime furono 67.
Lo stabile di sei piani era situato nella periferia sud di Foggia; esso subì un cedimento strutturale e implose con pochissime avvisaglie. L’intero crollo, registrato dai sismografi dell’istituto Specola Nigri, avvenne alle ore 3.12 e durò soltanto 19 secondi.
Secondo le prime testimonianze dei soccorritori, circa 80 persone potevano essere restate sepolte sotto le macerie dello stabile. Durante i primi soccorsi furono salvate nove persone, la maggior parte delle quali abitavano ai piani più alti. Una famiglia, che aveva sentito strani rumori e aveva tentato di avvertire l’amministratore del condominio e i vicini, scappò via poco prima del crollo e fu ritrovata in stato di shock, ma in buone condizioni.
A causa della sicura presenza di persone sotto le macerie, non poterono essere utilizzate scavatrici. I Vigili del Fuoco, i volontari e i cittadini di Foggia lavorarono per tutta le notte per rimuovere le macerie, servendosi di cani da ricerca e geofoni.
Negli scantinati dello stabile scoppiò un incendio, dovuto alla presenza di materassi. Un denso fumo ricoprì l’area colpita, ostacolando le operazioni di ricerca e, probabilmente, uccidendo alcune persone che erano sopravvissute tra le macerie. Le autopsie effettuate sulle salme rivelarono che una buona parte delle vittime era morta per asfissia entro i primi due minuti dal crollo, per la combinazione tra fumo e polvere.
L’ultimo sopravvissuto, il giovane Guerino Alessandrino di 25 anni, fu estratto dalle macerie circa quindici ore dopo il crollo e fu considerato una sorta di “miracolato”. Due giorni dopo fu celebrata una pubblica messa nei locali della Fiera di Foggia, dove le salme erano state portate.
tratto da Wikipedia.