Manfredonia – RICORDO QUANDO nelle sere con le sue luci di inizio dicembre ; la motonave sembrava un albero di Natale – con i suoi pastorelli a presepio… nell’area del porto. Mentre la mattina il suono che arrivava acuto dal Molo di Ponente, la motonave partiva dal posto riservatagli -dalla Capitaneria, per recarsi nelle Isole di Tremiti, con il suo tragitto giornaliero a portare viveri e turisti dall’altra parte del mare.
La chiatta, nota con il termine d’allora, ha rappresentato molto per un paese fiero del suo mezzo di collegamento. Un collegamento doveroso per una città volonterosa di rappresentare la ‘Porta del Gargano’. Ora da anni l’ennesima beffa derivante anche da incapacità politiche. Intanto, una luna storta guarda indispettita Manfredonia a causa della nostra indifferenza e ineleganza. Voglio sapere perché? nessuno si interessa a tutto questo – perchè mai nessuno si è interessato a tutto ciò…sono saliti e scesi tanti sindaci de quel “Palazzo San Domenico” – mai nesuno è intervenuto non è giusto – tutto é assurdo – rappresentiamo a livello geografico – l’importanza assoluta del mistico e fantastico Gargano… quello che mi preoccupa è – francamente mi fa riflettere e paura, tutti stanno zitti – non interessa … dobbiamo addirittura andare a Termoli…ma se noi abbiamo sempre rappresentato la storia – Ora per noi sipontini è morta e sepolta; da quando la motonave sipontina – per le Tremiti – fu demolita nel Cantiere Navale ad Aliaga Turchia. Da molti anni oramai “Il Molo di Ponte é spoglio , senza la sorica motonave – scomparsa in un ripostiglio abbandonato a pezzetti … come la città.
Di Claudio Castriotta

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