Primo cuore artificiale impiantato al Policlinico di Foggia
Il prof. Paparella «Un paziente foggiano di 68 anni, ok il decorso post-operatorio». Piemontese: «Gli investimenti in sanità sono vite salvate». Pasqualone: «In Cardiochirurgia facciamo 12 interventi a settimana»
Un cittadino foggiano, 68 anni, è il primo paziente che da qualche giorno viene tenuto in vita grazie ai battiti di un cuore artificiale. L’intervento, perfettamente riuscito, è avvenuto nella struttura complessa di Cardiochirurgia del Policlinico di Foggia, il decorso post-operatorio procede regolarmente. Un evento storico per la medicina foggiana e che segna anche un importante innalzamento della qualità e complessità dell’assistenza a livello regionale.
L’impianto è stato eseguito dalla équipe del prof. Domenico Paparella, direttore della cardiochirurgia foggiana: «Il paziente che abbiamo operato aveva trascorso diverso tempo in ospedale, era per questo motivatissimo a fare l’impianto dell’assistenza meccanica cardiaca», commenta il prof. Domenico Paparella. «Era stato valutato nel centro di cardiologia dello scompenso cardiaco, il prof. Iacoviello e il dottor Correale per primi hanno pensato alla possibilità di questo trattamento. Benché ospedalizzato – aggiunge il direttore della Cardiochirurgia – il paziente era andato in edema polmonare, si era quindi reso necessario il ricovero in Utic nell’unità di terapia intensiva cardiologica di cui è responsabile il dottor Riccardo Ieva. Abbiamo quindi atteso che il paziente riprendesse le sue funzioni, una volta valutata l’idoneità all’impianto e la disponibilità del paziente ci siamo adoperati per l’intervento con il cardioanestesista dottor Paolo Vetuschi».
Il paziente foggiano è ancora strettamente monitorato e sotto osservazione, il prof. Paparella resta cauto ma avverte: «In questo genere di interventi la tempistica gioca un ruolo fondamentale. E’ il primo impianto di cuore artificiale a Foggia, altri ne seguiranno. Le condizioni del paziente lasciavano prevedere un fine vita a breve, mentre l’impianto del cuore artificiale sicuramente prolungherà la sua vita e ne migliorerà la qualità di vita».
«Un anno fa — ricorda Raffaele Piemontese, vicepresidente della Regione Puglia e assessore alla Sanità — proprio qui al Policlinico ‘Riuniti’ di Foggia, abbiamo inaugurato il reparto di Cardiochirurgia come simbolo di un nuovo corso per la sanità del nord della Puglia. Oggi, con il primo impianto di cuore artificiale, quel progetto dimostra tutta la sua forza: una struttura e un’équipe, quella diretta dal professor Domenico Paparella, che non solo funzionano, ma fanno scuola. È un risultato che parla di ricerca, competenza e grande umanità, e che ci rende orgogliosi del lavoro fatto insieme all’Università di Foggia e alla direzione del Policlinico. La sanità pugliese — conclude Piemontese — cresce quando un investimento diventa vita salvata, quando la tecnologia e la professionalità dei nostri medici permettono ai cittadini di curarsi qui, nella propria terra, con le stesse opportunità dei migliori centri d’Italia».
Nella Cardiochirurgia foggiana sono stati eseguiti durante il primo anno di attività 254 interventi, ma il trend è in crescita: «Registriamo in media circa 12 interventi chirurgici a settimana – rileva Giuseppe Pasqualone, commissario straordinario del Policlinico di Foggia – con una proiezione per il 2026 di oltre cinquecento interventi di cardiochirurgia previsti nel prossimo anno solare. Naturalmente con l’impianto di un cuore artificiale questo polo ospedaliero alza notevolmente l’asticella e si prepara a accogliere nuove sfide sempre nell’ottica del miglioramento della qualità dell’assistenza per i cittadini».

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