Non abito a Manfredonia e non voto a Manfredonia, sia chiaro, la mia è solo una riflessione da un osservatorio particolare in un momento in cui “i riflettori sono accesi” sui problemi di questa città che considero la mia seconda casa, e chi mi ha incontrato in Pronto Soccorso penso che questo lo sappia.
È possibile che in una città relativamente piccola come Manfredonia io debba refertare in un “normale“ sabato sera ben 6 (SEI!) ragazzi ventenni vittime di aggressioni con lesioni anche gravi? Pensate che ci voglia molto a far scappare il morto di questo passo?
Non accetto frasi come “le leggi ci sono, basta farle rispettare” oppure “anche se li prendono non gli fanno niente”.
Io chiedo a tutte le persone che un domani amministreranno questa città di non promettere cose straordinarie ma di iniziare dalle cose piccole, pensate a come fare affinché in questa città i ragazzi si divertano correttamente e che non vedano nella violenza e nella vita criminale la normale evoluzione della propria giornata/nottata. È compito della Politica, della Scuola e della Famiglia e dove pecca una deve intervenire l’altra.
Amministrare una città vuol dire anche questo!
Francesco Lapolla, medico del PS di Manfredonia

Vincenzo Coppolella, il 23enne rimasto vittima di un incidente, l’ultimo saluto alla chiesa San Secondino
Foggia, rapinarono un’anziana all’interno della propria abitazione: 5 arresti da parte dei Carabinieri