Manfredonia – LA mia mente mi riporta stasera alla fine
’60, quando la Fiorentina vinse lo scudetto in serie A. Ero bambino e cliente du Casott du Salvatore, affascinato da quella dalla simpatia del signor Salvatore Fabiano. Frequentavo sempre il suo Casott o Baracc, visto dove era collocato il locale. Stava proprio al centro della Stazione di Manfredonia, all’inizio di Viale Sipontino, oggi Viale Aldo Moro. Il viale era tutto alberato ed attorniato da varie attività commerciali. Da bambino mi fermavo per ore ad ascoltare Salvatore, grande tifoso Viola; a me e ad altri bambini tra un gelato e un cioccolato ci raccontava avvenimenti, storie e i vissuti della Fiorentina. Salvatore per noi bambini rappresentava un’istituzione, con la sua parlantina con vocaboli tra dialetto e italiano. Il suo gelato artigianale era buonissimo. Mi ricordo in particolare il cioccolato e il limone. Il Casotto era anche un ritrovo per tifosi di calcio e non solo della Fiorentina. Grazie Salvatore , per tutte le belle storie che mi hai raccontato – a nome mio e di una Manfredonia oramai lontana, anche se il passato non va mai dimenticato – perché attraverso esso si ricongiunge al presente dell’attuale. Vorrei ricordare ai signori del Palazzo di San Domenico di tener presente il gelataio Salvatore U Casott, una persona che ha dedicato tutta la vita al lavoro e agli altri, attraverso la voce del cuore.
di Claudio Castriotta

Manfredonia, storia di Peppin ‘lu scuriete‘
“Quando mi presentai con il pezzo inedito Crepuscolo di un attimo”