Un giorno nuovo

Dall’Arno a Siponto,

lungo il binario tronco,

ho portato il mio sogno

dallo sforzo sono uscito dal mare,

stanco ma libero di cuore.

Ho giocato la mia grazia,

in faccia all’anima della pace,

camminando sul maligno dalla pece scura,

tra l’umana presenza dell’albero della cattiveria.

Ma la sete l’ho esaudita,

la notte è sparita, la terra incolta avara,

nasconde la stanchezza, dove rappresentò il mio tempo

non il tempo degli altri, perduto in un nuovo giorno…

del mio caro domani.


Di Claudio Castriotta

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