Trova 1 miliardo e mezzo di lire a casa della zia, ma non può cambiarli in euro, la causa con lo stato, succede in Molise.

BOJANO (CB) – Un uomo di 53 anni, C. F., originario di Vinchiaturo e residente a Foligno, ha scoperto un patrimonio da capogiro ereditato dalla zia a Bojano. L’apertura di una cassetta di sicurezza quattro mesi fa ha rivelato quasi un miliardo e mezzo di Lire in banconote intatte, una somma che oggi equivarrebbe a oltre 750 mila Euro.

Il Diritto Contro la Legge

Il sogno, però, si è scontrato con la cruda realtà della legge sul cambio lira-euro. Il termine ultimo per la conversione delle vecchie banconote presso la Banca d’Italia è scaduto da anni (il limite era fissato al 2012), rendendo di fatto quella montagna di denaro legalmente priva di valore monetario.

Il ritrovatore non si è rassegnato a considerare il miliardo come semplice “carta straccia” e ha avviato una causa contro lo Stato e la Banca d’Italia.

Il Precedente della Consulta

La controversia si basa sulla contestazione della legittimità del termine di prescrizione. L’obiettivo è sfruttare i cavilli legali, anche alla luce di precedenti sentenze della Corte Costituzionale (come quella del 2015), che in passato hanno rimesso in discussione i termini di conversione.

Se il cittadino di Bojano dovesse vincere, si aprirebbe un precedente clamoroso per chiunque detenga ancora vecchie Lire. Il destino di quel miliardo e mezzo — se tornerà ad avere un controvalore in Euro o resterà un cimelio storico — è ora nelle mani dei giudici.

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