RSA. Galante (M5S): “Necessario equiparare gli stipendi dei lavoratori della sanità privata con quelli del pubblico per far fronte alla carenza di infermieri”

“Dopo aver ascoltato i responsabili delle associazioni rappresentative degli operatori delle strutture sanitarie e sociosanitarie sui problemi dovuti all’emergenza Covid ho chiesto al presidente Vizzino di convocare anche l’audizione degli OPI provinciali e dei sindacati per avere un quadro completo della situazione, in modo da poter pensare ad interventi mirati. Ribadiamo ancora una volta la necessità di rivedere la legge e i regolamenti approvati nella scorsa legislatura, su cui più volte abbiamo espresso la nostra contrarietà perchè eccessivamente orientati sull’aspetto sanitario, eliminando sempre di più sociale e assistenziale”. Così il consigliere del M5S Marco Galante in seguito alle audizioni in Commissione Sanità.

“Avevamo denunciato –  continua Galante – in fase di discussione della legge e dei relativi regolamenti  il sottodimensionamento dell’organico di infermieri e OSS rispetto al numero degli assistiti, per cui avevamo presentato emendamenti, e la necessità di rivedere le tariffe; ora servono provvedimenti immediati. Bisogna equiparare gli  stipendi dei dipendenti  delle strutture private a quelli del pubblico, per cui potrebbe istituirsi un fondo per l’integrazione dei contratti dei lavoratori della sanità privata. Non ci possono essere infermieri di serie A e infermieri di serie B e nessuno deve poter pensare di poter sopperire alla mancanza di infermieri con gli OSS professionalizzati. Allo stesso modo non si può chiedere agli Operatori Socio Sanitari di avere maggiori responsabilità a fronte di trattamenti economici non adeguati. Questa emergenza deve portare a un contratto unico tra pubblico e privato per evitare l’esodo degli infermieri dalle strutture private. Parliamo di professionisti costretti a turni massacranti e doppie notti, che mettono a rischio sia la loro sicurezza che quella dei pazienti. Serve un cambio di passo ed è necessario supportare le RSA che svolgono un servizio fondamentale nella cura delle persone più fragili”.

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