Papa Francesco in Rai: “Anche i media devono custodire l’umanità”

Papa Francesco, per la prima volta nella storia della televisione (e del pontificato), è andato in televisione in uno studio televisivo. Francesco è stato intervistato nel programma di Rai 1, “A sua immagine”, condotto da Lorena Bianchetti. La sua partecipazione, registrata una settimana fa, ha incuriosito tutti e ha colpito i telespettatori per questa intervista storica. Assieme al Papa, protagonista di una puntata intitolata “La forza della vita”, sono intervenuti don Marco Pozza, suor Agnese Rondi e altri ospiti che hanno testimoniato un loro momento importante della vita.

Il Papa ha ringraziato la conduttrice e ha parlato del ruolo dei media in questa società. “I media devono aiutare a trovarsi, a capirsi, a fare amicizia e a mandare via i diavoletti che rovinano la vita della gente. Questa è la positività, non è solo parlare di religione. Si può dare, parlare di Dio, ma bisogna custodire l’umanità, l’umanesimo”.

Papa Francesco, negli studi Rai di Saxa Rubra, ha parlato poi di tutti i temi dell’attualità a partire dalla guerra in Ucraina. “È una storia antica come l’umanità: con la pace si guadagna sempre, forse poco ma si guadagna, con la guerra si perde tutto. Tutto! E i cosiddetti guadagni sono perdite. Nulla è perduto con la pace, tutto può esserlo con la guerra. C’è un vero piacere nel torturate. Lo stiamo vedendo nella guerra, nei filmati di guerra, il piacere… E i tanti soldati quelli che lavorano lì nel torturare i soldati ucraini. Ho visto i filmati. E questo a volte succede con i ragazzi”. 

Ai ragazzi (e ai loro genitori) poi ha inviato un messaggio: “Non c’è via d’uscita: o scegliamo la via dell’amore, della tenerezza o scegliamo la via dell’indifferenza. Bisogna educare ai limiti. Se tu a un ragazzo, una ragazza, un bambino fai crescere senza limiti stai facendo il male. Hanno bisogno della carezza, dell’amore, ma anche del no dell’amore. No ai capricci”.

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