L’Ipeoa M. Lecce e il mese del libro

L’Ipeoa M. Lecce e il mese del libro

Tante iniziative realizzate dall’Istituto Diretto dal Prof. Luigi Talienti e l’impegno nella settimana della Legalità

Nell’aula magna dell’Ipeoa Michele Lecce di Manfredonia il 30 u.s. è stato presentato il libro dell’arch. Umberto Arturo Affatatodi Ruvo di Puglia dal titolo “Il Teatro Politeama”, evento giàrealizzato nella sede di San Giovanni Rotondo il 28 u.s.

L’arch. Affatato nel suo volume di cui consigliamo la lettura per la variegata silloge storica e documentale (ed. Albatros, Roma, 2025 pp. 122), ripercorre la storia dell’edificio sin dalla sua edificazione, passando per il suo periodo d’oro fino ai giorni del suo tramonto, e al definitivo abbattimento. Ma se vogliamo è anche un pretesto per l’autore di riappropriarsi della storia della città natia e di contribuire alla rinascita del luogo, dopo anni vissuto fuori per motivi di studio e lavorativi. Invero il libro lo potremmo definire un contenitore di almeno cinque volumi che potrebbe scaturire da un approfondimento del lavoro e cioè una storia del teatro, una del cinema, un manuale di architettura, la storia del territorio ed una biografia personale dell’autore. Il libro è in pratica la cartina di tornasole di uno sviluppo edilizio dagli anni ’70 e fino a qualche decennio fa, e che aveva come unico obiettivo la speculazione, rendendo i centri urbani dei “non luoghi” e privi di quel genius loci, tanto caro a chi si immerge nella storia locale e soprattutto in quella urbanistica.

Ma quanti teatri politeama ci sono stati nella nostra terra, nei nostri paesi? E così l’immersione nel la lettura è un riscoprire la propria eredità storica ed anche tante situazioni simili avvenute anche in Capitanata (l’Arena Giardino e il Teatro Pesante a Manfredonia, oppure il Cine Teatro Flagella di Foggia).

Il corredo fotografico delle immagini e della struttura con il suo abbattimento è un colpo al cuore, mentre la carrellata dei personaggi che hanno calcato il palcoscenico è una silloge del teatro ma anche dell’evoluzione cinematografica italiana.

Il regista Michele Pinto ha inoltre realizzato un cortometraggio sul Teatro Politeama.

Come ha affermato il dirigente scolastico prof. Luigi Talienti:“bisogna mettere in evidenza l’azione poliedrica del nostro istituto nelle iniziative dedicate alla lettura. Il libro dell’arch. Affatatoanalizza tutta una serie di dinamiche e mutamenti sociali che hanno caratterizzato la società italiana negli ultimi 70 anni. Ed è importante che per i nostri alunni entrare nel vivo della storia, soprattutto per affrontare il tema della cittadinanza attiva e di come siano mutati i costumi della nostra nazione per meglio approfondire l’identità culturale di una comunità che deve essere trasmessa sia da fonti orali che scritte”. 

Il Politeama di Ruvo era un edificio realizzato secondo i criteri dell’architettura razionalistica che fu il modello costruttivo cardine in Italia dagli anni ’30 agli ’60 del XX secolo, e che trova le sue radici nei modelli costruttivi di Vitruvio, Alberti e Semper, poi rielaborati dai vari Michelucci, Ridolfi, Mazzoni e Piacentini. Il teatro nato nel 1950 era anche caratterizzato da un tetto apribile, e fu abbattuto per edificare civili abitazioni nel 2006.

L’intento dell’autore arch. Affatato è anche di mostrare come: “come certi manufatti hanno lasciato un vuoto identitario e che noiabbiamo certato di colmare con la pubblicazione rievocativa anche per tamponare il senso di colpa per non aver fatto abbastanza per evitare lo smantellamento. Un teatro che dalla volontà dei fondatori doveva essere un contenitore culturale con le prime esibizioni affidate alle migliori compagnie di avanspettacolo del dopoguerra, e da noti artisti quali Marisa Del Frate, Nino Taranto, Mario Merola, con la proiezione di film importanti e sede di tante commedie dialettali e serate di gala, mentre serate di intrattenimento si svolgevano nella enorme sala sottostante”.D’altronde in tutta Italia esistono degli appositi archivi fotografici divenuti patrimonio nazionale, che conservano la testimonianza dei luoghi del com’era e del com’è. E tanto per citare alcuni, il quartiere del Borgo a Roma divenuto Via della Conciliazione, o la spianata difronte la Cattedrale di Benevento causata dai bombardamenti alleati, divenuta un edificio anonimo ed incompiuto chiamato il Mamozio; il parcheggio della Maddalena a Foggia nato “grazie” ad un gruppuscolo di ordigni radendo al suolo un antico convento, oppure lo scempio di Monte Cassino.

La presentazione del volume è parte di una serie di iniziative per celebrare la XV edizione del Maggio dei libri, la campagna nazionale di promozione della lettura organizzata dal Centro per il libro e la lettura e dal Ministero dell’Istruzione e cioè la lettura come strumento di pensiero, emozione e azione. Alla iniziativa erano presenti a San Giovanni Rotondo e a Manfredonia, oltre al Dirigente Scolastico prof. Luigi Talienti, e all’autore arch. Umberto Arturo Affatato, il referente della sede di Manfredonia prof. Antonio Balta, e la prof.ssa Aurelia De Filippis, organizzatrice dei due eventi. All’incontro presso l’Ipeoa M. Lecce di Manfredonia, ha partecipato il Dirigente Scolastico dell’ IC Ungaretti-Calcutta, prof. Francesco Di Palma, il quale ha messo in evidenza come già dalla scuola dell’infanzia sino ad arrivare alle medie inferiori si procede ad iniziative per valorizzare la visione cinematografica e la lettura.

Inoltre per la Settimana della Legalità, l’evento educativo e formativo dedicato alla promozione dei valori della legalità, della giustizia e della cittadinanza attiva, gli alunni dell’Ipeoa si sono recati in Sicilia presso i luoghi dei Magistrati Falcone e Borsellino: “Gli studenti sono stati sollecitati a interrogarsi sul tema della mafia – aggiunge il Dirigente Talienti – ne hanno studiato la fattispecie di reato, l’evoluzione storica e normativa e al termine del percorso hanno realizzano questo viaggio che è stato il prodotto finale di un compito di realtà interdisciplinare che poi sono chiamati a disseminare all’ intera comunità scolastica. Un motivo di orgoglio per il nostro istituto sia per il livello di competenze raggiunto e sia per il comportamento eccellente ed attento degli alunni ricevendo il plauso della correttezza e dell’educazione dei ragazzi, laddove i viaggi di istruzione pare siano diventati un problema di ordine pubblico”.

Inoltre la sede di Manfredonia il 30 aprile ha ospitato presso la propria sede i campionati provinciali di Calcetto, supportati anche dal servizio enogastronomico, con scuole provenienti da tutta la provincia: “ed è stato per noi un onore – chiude il Dirigente Luigi Talienti – ospitare questi ragazzi. Ma il mio ringraziamento va ai Docenti, agli assistenti tecnici e amministrativi, al personale Ata e al Dirigente Amministrativo, segno tangibile di una comunità che è proattiva in tutte le sue rappresentazioni e componenti oltre ad evidenziare la passione degli alunni che sono linfa ed essenza del nostro lavoro”.

Exit mobile version