Manfredonia – C’É un velo sul mare questa mattina, sembra una vetrina ingigantita allestita di lenzuola blu che si muovono, si ritirano, si allargano, si increspano come spine luminose -alla riva come un rantolo ;di una vita che non è ancora buona ma pericolosa – intorno alla scogliera della mia terra.
L’ acqua brilla di una strana luce – ed è ancora il l’umido sole di inizio novembre …mi chiedo…
il panorama ha alzato la sua serranda, mentre mi metto a sognare le barche che spaccano le onde con la prua, ma non esiste niente – solo un deserto marino. Fu uguale all’altra notte quando i gabbiani non c’erano , ma s’intravedevano solo corpi caduti sulle acque fredde, tra i canti delle civette, nella notte all’improvvisa che si fece più fonda… da coprirmi nella luce i miei occhi. Aspetto domattina … sperando con gli occhi socchiusi a riuscire a vedere dalla vetrina,
montagne di mare ; che trasportano nuove vite tra il terrore dell’epidemia. Queste città che vedo causa bollettino di morti ; chiude prima.
Di Claudio Castriotta

Un calcio al pregiudizio: quando l’educazione incontra la vita
4.438 Manfredoniani risiedono all’estero, un numero alto, ma dove sono?