Justine, la protagonista, rimasta orfana dei genitori, vive coi nonni e il cugino Jules a Milly, un piccolo borgo sperduto nella Francia. Nella casa di riposo in cui lavora, le Ortensie, ama ascoltare le storie che gli anziani le raccontano. In particolare, si affeziona a Hélène e su invito dell’affascinante nipote Roman, mette per iscritto su un quaderno azzurro la storia del suo grande amore.
Questa vicenda, così calda e appassionante, la spinge a guardare in modo diverso la vita sua e della sua famiglia. Inizia così a ricostruire la storia dei suoi nonni e a tentare di scrivere vivendola anche la propria.
Sorprende la delicatezza con cui vengono presentati ambienti e personaggi, persino le vicende più dolorose e più crude sono stemperate da un velo di malinconia che non sfocia mai in un pessimismo troppo amaro.
Sarebbe interessante sapere perché non è stato lasciato il titolo originale Les oubliés du dimanche, “I dimenticati della domenica”, che fa riferimento a un episodio marginale del romanzo, ma che ne caratterizza la tenerezza e la delicatezza dei sentimenti.
Valérie Perrin (Remiremont, 19 gennaio 1967)
Lavora nel mondo dell’arte, fotografa e sceneggiatrice col compagno Claude Lelouch di importanti produzioni cinematografiche. Il quaderno dell’amore perduto è il suo romanzo d’esordio e non ha nulla da invidiare alla sua seconda opera Cambiare l’acqua ai fiori.
Recentemente ha pubblicato Tre (Trois), che leggeremo con grande curiosità.

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Presentato il libro “Frassino,” presso la Biblioteca Comunale di Manfredonia