Manfredonia – FU scoperto dall’allenatore Losito , che rimase colpito dalla sua elasticità muscolare e dal suo esile corpo, con incredibile potenza nel movimento nonostante la struttura fisica.
Nel frattempo io crescevo, avevo a malapena sei anni quando sentivo parlare della più importante società di “Atletica Leggera Sipontina”, società ineguagliabile in tutti i tempi della nostra Manfredonia. Il tempo di questi pochi che ci rappresentano oggi sono paragonabili ad un cimelio abbandonato come un paio di scarpe sportive, appunto quelle per la marcia.
Ma continuiamo con tacco e punta e passo lungo, andatura sostenuta e busto eretto.
In questa seconda puntata vi parlerò del marciatore per eccellenza, un talento unico venuto su tra i campi di pietra dette in dialetto i “prot “. Spesso i suoi allenamenti avvenivano sulla strada mezza rovinata, più spesso ai margini dei campi in agricoltura di Siponto.
Costantino lo chiamavano il perfetto sconosciuto, nome che rimase da quando lo videro per le prime volte nei Campionati Regionali in pista d’atletica, dopo essere andato vicino il primo anno alla vittoria. L’anno seguente Ciociola giovanissimo diventò campione pugliese della 6 km, distanza di quegli anni,che poi portarono a 10 km ,in più prese parte a campionati italiani ottenendo piazzamenti sempre pregevoli dal 6° al 7° posto.Nella foto su è raffigurato Costantino in scioltezza, quasi per lui fosse una passeggiata quel 28 di agosto del 1968 – Stadio Miramare detto “Fossa dei Leoni”. Lui, per me piccino, rappresentava un mito, poi crescendo con gli anni intrapresi la stessa specialità sportiva – fino ad arrivare a gareggiare da giovanissimo all’interregionali e ai campionati italiani militari.
Quindi fu proprio con Costantino; che nacque la grande tradizione della marcia sipontina – quella che poi arrivò a livello nazionale e non solo.
Di Claudio Castriotta ❤️


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