Dove è il nostro domani , fatto di persone, che usano mezze parole,
come nuvole acerbe sul mare del fondale
vedo filtrare dal vento dissolubile,
imbevute nelle forme scure più abiette,
rotolano tra il dire e il fare, frasi contro le mura delle pareti del paese.
tra il verbo comprare e vendere,
arrampicate sulle proprie scarpe per poi inciampare
in una cruda frase dell’ arrampicamento di mani. Ed è già passato domani.
Di Claudio Castriotta