E’ arrivato un angelo per te

Dall’Arno a Siponto,
lungo il binario tronco,
ha portato il mio sogno:
attraverso il respiro dell’ aria  potente,
un silenzio presente al mio fianco
frizzante ed era familiare –
ad un tratto mi sono visto ,
dallo sforzo uscire dal mare,
stanco ma libero di cuore.
Ho giocato la mia grazia,
in faccia all’anima della pace,
camminando sul maligno dalla pece scura,
tra l’umana presenza dell’albero della cattiveria.
Ma la sete l’ho esaudita,
la notte è sparita,
la terra incolta avara,
nasconde la stanchezza, 
dove rappresentò il mio tempo
non il tempo degli altri,
perduto in un nuovo giorno
da un canto libero.


Di Claudio Castriotta

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