Annunziata: “Non rimango in Rai da prigioniero politico”. Ipotesi candidatura in Europa

Lucia Annunziata ieri ha lasciato la Rai. Si è dimessa, tramite una lunga mail indirizzata alla nuova governance meloniana del servizio pubblico, dalla conduzione di “In mezz’ora in più”, il programma che conduceva con successo dal lontano 2005. Per Annunziata, che nei giorni scorsi aveva avuto la rassicurazione della conferma del suo programma per la prossima stagione televisiva, non ci sono più le condizioni per continuare un rapporto sereno e proficuo con l’azienda pubblica. “Non condivido nulla dell’operato dell’attuale governo, né sui contenuti, né sui metodi. In particolare, non condivido le modalità dell’intervento sulla Rai”, ha scritto ieri la conduttrice. 

Secondo molti retroscena giornalistici, però, Annunziata da alcuni giorni meditava di andare via. “Non rimango qui da prigioniero politico”, avrebbe detto la giornalista napoletana qualche giorno fa ai suoi collaboratori. Il timore, dunque, non era quello di non avere più la trasmissione, ma quello di non avere un clima sereno e tranquillo per fare l’informazione che Lucia Annunziata ha sempre fatto. “Al primo incidente, come nel caso della parolaccia sfuggita in diretta durante l’intervista alla ministra Roccella, le avrebbero fatto passare le pene dell’inferno. Poi magari darle il benservito, alla scadenza del contratto nell’estate del 2024. Una quasi certezza, più che un timore”, scrive Giovanna Vitale su Repubblica

Ieri, dopo aver inviato la mail, Annunziata ha spento tutti i suoi telefoni e non ha risposto nemmeno ai vertici aziendali. Nella sua missiva aveva scritto: “Non intendo avviarmi sulla strada di una permanente conflittualità interna sul lavoro. In attesa di indicazioni su se e come concludere la stagione in corso (sul calendario è fine giugno), vi auguro buon lavoro”.

Esce così, dopo Fazio, un altro volto storico di Rai3. Sul suo futuro non ci sono certezze: forse la televisione, forse la politica. Per Repubblica ci potrebbe essere per lei una candidatura alle Europee. “Sullo sfondo, resta il piano B di una corsa alle prossime Europee: solo un’ipotesi circolata in ambienti politici, al momento. Ma mai dire mai”.

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