Anime meridiane in Aprile un macigno di vittime

Ho perduto la mia valigia dalle mani,
mentre osservavo il tempo, 
psssare atroce e spietato, come un macigno di vittimepassare veloce, l’asfalto tra l’odore e l’olfatto, 
la polvere e la cenere, di calce e intonaco,
del vento che profuma già di aprile.
Il mio cammino con un cero,
verso un viale di un sole opaco, crudo,
tra memorie verticali, di un cielo bagnato,
di anime meridiane, respiri abissali del mare,folli dal cuore trasparente.
Mentre il giorno d’improvviso: 
rallenta il ritmo del battuto.

Di Claudio Castriotta 

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