Un tavolo interministeriale con ben otto punti d’intervento strategici per consentire al settore pesca italiano di uscire dall’attuale stato di crisi causato principalmente dal caro gasolio (quasi triplicati i costi nel giro di un mese) che ha accentuato lo stato di malessere strutturale di una categoria trainante per l’economia e lo sviluppo.

Questo l’esito del proficuo incontro svoltosi in tarda mattinata presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali tra il Sottosegretario Francesco Battistoni ed una delegazione di tutte le marinerie d’Italia, tra le quali quella di Manfredonia (con una sessantina di rappresentanti, tra i più numerosi presenti) che ha potuto contare sul supporto istituzionale del sindaco Gianni Rotice in rappresentanza dei Comuni costieri.
Scesi in piazza a Roma a dar man forte alla protesta anche il consigliere regionale Giandiego Gatta, l’On. Mauro D’Attis, l’On. Antonio Tasso, l’Assessore comunale allo Sviluppo Economico Antonio Vitulano.
Stanziamento di 20 milioni di euro come contributo alla categoria per lo stato di emergenza da erogare immediatamente, sgravio per i costo del gasolio, Cassa Integrazione in deroga, “Legge 30” per aumentare le percentuali di sgravio, anticipo del “Fermo Pesca”, richiesta alla UE di ulteriori risorse comunitarie dirette al settore, sospensione del pagamento delle rate dei mutui, ulteriore scostamento del bilancio del Governo nazionale per assegnare risorse economiche straordinarie. Sono stati i temi focali affrontati nell’incontro con Battistoni, il quale, interloquendo con il sindaco di Manfredonia, in qualità di rappresentante istituzionale presente, ha aperto alla necessità di porre con forza le croniche problematicità del settore allargando la discussione anche ad altri Ministeri strategici come quelli del Lavoro, Economia e Finanza.
“Vogliamo lavorare, metteteci nelle condizioni di farlo. Non vogliamo sussidi per stare a casa, ma condizioni di lavoro dignitose per le nostre famiglie e per il futuro”. E’ stata la voce unanime dei manifestanti provenienti da tutt’Italia riunitisi in protesta in Piazza SS. Apostoli e che dallo scorso sabato hanno ancorato i pescherecci nei porti per l’insostenibile caro gasolio. L’esito dell’incontro interlocutorio di oggi rasserena gli animi degli addetti ai lavori, i quali, però, non abbasseranno la guardia rispetto al traguardo da raggiungere.

“Metterci la faccia (e la fascia), scendere al fianco degli operatori e fare gioco di squadra istituzionale ha sortito i primi effetti – spiega il sindaco Rotice -. E’ un percorso ancora lungo, ma noi non demordiamo e saremo sempre in prima linea a difendere i diritti dei cittadini. La pesca è uno dei settori cardine della nostra città. L’economia del mare rappresenta il futuro ed i pescatori devono essere messi nelle condizioni di poter svolgere proficuamente e serenamente il loro lavoro. La pesca è l’identità e la storia della nostra città. Ora più che mai è fondamentale fare squadra anche a livello politico-istituzionale per portare le istanze nelle sedi più opportune. Per il risultato di quest’oggi ringrazio la sensibilità e la pragmaticità del Sottosegretario Battistoni e l’interlocuzione dell’On. D’Attis e del Consigliere Gatta. Possiamo guardare verso nuovi orizzonti con maggiore serenità, non siamo soli e non lasceremo indietro nessuno in balia delle onde”.
