Ugo Galli: “Da Tasso lezione di trasformismo politico e di discontinuità al contrario”

UGO GALLI: “DA TASSO LEZIONE DI TRASFORMISMO POLITICO E DI DISCONTINUITÀ’ AL CONTRARIO”

Il comunicato, proveniente da Antonio Tasso, nel quale si definisce esempio di “mediocrità” anche la mia mancata partecipazione all’ennesimo confronto tra i candidati sindaci, provoca sbigottimento.

In disparte la, seppur dirimente, constatazione del fatto che si sono svolti ben QUATTRO confronti tra i candidati sindaci (un unicum nel nostro panorama territoriale), nel corso dei quali la cittadinanza è stata posta nella condizione di valutare ed apprezzare le capacità, competenze,percorsi di studi e professionali ed affidabilità politico-amministrativa di ciascun candidato sindaco.

Ciò che suscita avvertito scalpore è costituito dalla constatazione del fatto che consimili, perentori, giudizi vengano formulati da colui il quale ha elevato i “tristi riti” del modo di agire cosiddetto politichese a tratti distintivi del proprio, brillante, cursus honorum: appartenenza ai Cinque stelle,poi Gruppo misto,quindi MAIE, per approdare, successivamente, a Coraggio Italia, riconducibile al sindaco di Venezia, Brugnaro, ossia inequivocabilmente al centro destra.

E, recentemente, civico, nuovamente con i Cinque stelle (parafrasando un noto autore di brani musicali” ma non dovevamo vederci più?”).

La descritta ascesa politica dell’On. Tasso si configura, dunque, quale segno tangibile della presunta discontinuità, di cui sarebbe esclusivo portatore sano, ovunque asserita?

Alcuna sottrazione, rispetto ad ogni forma di dialogo, è stata da me operata, così come innegabilmente dimostrato in fase di realizzazione di un canale comunicativo diretto con i cittadini, i miei unici interlocutori. 

Non vorrei, peraltro, cedere alla suggestione di ritenere che il mandante dei vergognosi approfondimenti pubblicati da un foglio locale, nel corso di questi giorni, aventi ad oggetto farlocche e vergognose ricostruzioni ai mie danni, possa coincidere con un candidato sindaco, il quale ha utilizzato, nel quadro di interlocuzioni documentabili, espressioni non propriamente elogiative, nei confronti delle SETTE liste, che sostengono la coalizione “Manfredonia 2024”.

Ove tali tesi infatti, dovessero ricevere ulteriori elementi confermativi, saremmo, invero, in presenza di becere, odiose ed esecrabili riproposizioni della peggiore politica.

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