Successo per l’inaugurazione della mostra Caravaggesca a Manfredonia

SUCCESSO PER L’INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA CARAVAGGESCA A MANFREDONIA


Una serata intensa e partecipata, capace di restituire alla città il senso profondo di ciò che la cultura può e deve essere: studio, visione, responsabilità. L’inaugurazione della mostra Sulle orme di Caravaggio. La lunga stagione del barocco riscoperto a Manfredonia ha segnato un passaggio rilevante nel percorso culturale cittadino, richiamando studiosi, professionisti, autorità civili e religiose, cittadine e cittadini in uno spazio fortemente simbolico come l’ex parlatorio del complesso di Santa Chiara, ingresso dell’attuale Seminario, eccezionalmente aperto al pubblico.

La mostra nasce da un’idea condivisa dall’Assessora al Welfare e Cultura Maria Teresa Valente e dal professor Gianpasquale Greco, un’intuizione che ha man mano coinvolto diversi professionisti e ha preso forma attraverso un lavoro corale, rigoroso e mai improvvisato. Al centro del percorso espositivo, l’attribuzione della Coronazione di spine a Bartolomeo Manfredi, una scoperta di straordinaria rilevanza scientifica che colloca Manfredonia all’interno della grande stagione del Barocco europeo e rafforza la consapevolezza del valore del patrimonio artistico custodito sul territorio.

“Oggi non presentiamo soltanto una mostra. Oggi apriamo una pagina nuova della storia culturale di Manfredonia”, dichiara l’Assessora al Welfare e Cultura, Maria Teresa Valente. “Questo progetto nasce dalla convinzione che dobbiamo cominciare a guardare Manfredonia con occhi diversi, con lo sguardo della ricerca, della competenza e del coraggio culturale. Il ritrovamento e l’attribuzione della Coronazione di spine non è solo una scoperta scientifica: è una presa di coscienza. Manfredonia non è soltanto custode di bellezza, ma parte integrante della storia dell’arte”.

Un ringraziamento sentito è stato rivolto al professor Gianpasquale Greco per la visione e la determinazione con cui ha creduto nel progetto sin dal primo momento, a Francesco Di Palo per il contributo scientifico sulle sculture lignee barocche e all’architetto Antonello D’Ardes per il progetto di allestimento e il coordinamento organizzativo. Fondamentale anche il lavoro del restauratore Leonardo Marrone, così come il contributo editoriale di Claudio Grenzi Editore e i materiali multimediali realizzati da Piercosimo Zino. Grazie a Comunica Creative Company per la grafica e a GOMA per l’allestimento , alla Banca del Mezzogiorno, a D’Isita Infissi e all’impresa Matteo Murgo per l’importante supporto.

Il Sindaco Domenico la Marca ha evidenziato il valore strategico dell’iniziativa. “Questa mostra dimostra che Manfredonia può essere protagonista di un racconto culturale autorevole, fondato sulla ricerca e sulla qualità. È una direzione chiara che come amministrazione intendiamo sostenere, perché la cultura non è un accessorio, ma una leva di sviluppo e identità”.

L’Assessora Valente ha quindi voluto rivolgere un ringraziamento speciale a Monsignor Padre Franco Moscone per aver scelto di accompagnare e sostenere con convinzione questo percorso. “Il patrocinio della Diocesi, la disponibilità concreta all’organizzazione e l’apertura di luoghi normalmente non accessibili rappresentano un gesto di grande generosità e responsabilità culturale. Significa mettere insieme le rispettive forze, riconoscendo insieme nella cultura uno strumento di crescita per la città”, ha sottolineato, ringraziando anche don Ciro, don Giovanni e don Emanuele.

La mostra si inserisce in una visione culturale che considera la cultura non come iniziative isolate, ma come processo continuo, capace di intrecciare tutela del patrimonio, ricerca scientifica, accessibilità e turismo culturale. Un primo passo, non un punto di arrivo, che apre una stagione nuova per Manfredonia e ne rafforza il ruolo nel panorama artistico nazionale.

Una serata che ha restituito alla città consapevolezza e prospettiva. Una mostra che appartiene a Manfredonia, pensata per Manfredonia, e che di Manfredonia intende far parlare.

La mostra, allestita presso il Seminario di via Arcivescovado, sarà aperta tutti i giorni dalle 18 alle 21 fino al prossimo 31 gennaio.

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