Il Sottosopra è uno degli elementi più iconici e disturbanti di Stranger Things, capace di trasformare una storia ambientata in una tranquilla cittadina americana in un racconto carico di tensione e mistero. Fin dalla prima stagione, questa dimensione oscura ha acceso il dibattito tra fan e studiosi della serie. Non si tratta soltanto di un espediente narrativo, ma di un concetto costruito con precisione, che unisce suggestioni scientifiche, paure collettive e riferimenti storici reali. Comprendere da dove nasce la teoria del Sottosopra aiuta a leggere Stranger Things su un livello più profondo.
Tra scienza, Guerra Fredda e immaginario horror
L’idea del Sottosopra si fonda innanzitutto sul concetto di dimensione parallela, una teoria che, pur rimanendo in gran parte ipotetica, è stata spesso esplorata dalla fisica teorica e dalla narrativa di fantascienza. Nella serie, questa dimensione non è un universo completamente separato, ma una copia corrotta del mondo reale, congelata nel tempo e sottoposta a leggi naturali alterate. Hawkins, la cittadina fittizia in cui si svolgono le avvennture de protagonisti, esiste anche lì, ma è irriconoscibile, soffocata da spore, oscurità e creature ostili.
Un ruolo centrale nella nascita del Sottosopra è svolto dagli esperimenti condotti nel laboratorio di Hawkins. Questo elemento richiama direttamente il clima della Guerra Fredda e i reali programmi segreti portati avanti dal governo degli Stati Uniti tra gli anni Cinquanta e Settanta. In particolare, le ricerche sul controllo mentale e sui poteri psichici hanno alimentato, nel corso dei decenni, un immaginario fatto di sospetti, teorie e paure. Stranger Things rielabora questi eventi trasformandoli nella causa scatenante dell’apertura del varco dimensionale, suggerendo che la scienza, spinta oltre ogni limite etico, possa generare conseguenze incontrollabili.
Il riferimento al controllo mentale rimanda direttamente al progetto MK-Ultra, un fantomatico programma segreto della CIA che sarebbe stato attivo tra gli anni Cinquanta e Settanta, nato nel pieno della Guerra Fredda. L’obiettivo ufficiale pare fosse o studio delle tecniche di manipolazione della mente umana, temendo che potenze rivali potessero sviluppare armi psicologiche. Da quel poco che si riesce a comprender ee, leggendo in tutto con un minimo di logica e buonsenso, tale progetto si sarebbe sviluppato in una lunga serie di presunti esperimenti, discutibili e controversi, condotti spesso su soggetti inconsapevoli, attraverso l’uso di droghe psicotrope, ipnosi, isolamento sensoriale e forti stress psicologici. In Stranger Things, il laboratorio di Hawkins richiama chiaramente questo contesto storico: Undici viene sottoposta a test psichici simili a quelli attribuiti a MK-Ultra e proprio questi esperimenti portano all’apertura del varco verso il Sottosopra. La serie rielabora così un evento reale trasformandolo in mito narrativo, suggerendo che la vera origine dell’orrore non sia il mostro, ma l’ambizione umana di controllare ciò che non comprende.
Il Sottosopra è però anche figlio della cultura pop e dell’horror letterario. L’influenza di autori come H.P. Lovecraft è evidente nella rappresentazione di una realtà alternativa incomprensibile e ostile, dove l’orrore non risiede solo nei mostri, ma nella perdita di certezze. La consapevolezza che il nostro mondo possa avere un doppio oscuro, sempre presente ma invisibile, è uno dei motori principali della tensione narrativa.
Un altro tassello fondamentale nella costruzione dell’universo di Stranger Things è l’omaggio dichiarato ai grandi cult cinematografici tra gli anni Ottanta e Novanta. I fratelli Duffer hanno più volte riconosciuto l’influenza di film come I Goonies, dove un gruppo di ragazzi affronta pericoli più grandi di loro spinto dall’amicizia e dal senso di avventura, elemento centrale anche nella serie. L’atmosfera horror richiama invece titoli iconici come Nightmare – Dal profondo della notte, da cui Stranger Things eredita l’idea di una minaccia che invade la quotidianità e colpisce nei momenti di maggiore vulnerabilità. Non manca infine il richiamo a IT, soprattutto nella rappresentazione dell’infanzia come età sospesa tra gioco e terrore, dove il male assume forme diverse a seconda delle paure di chi lo affronta. Il Sottosopra nasce anche da questo immaginario: una dimensione che sembra uscita direttamente dal cinema di quegli anni, capace di fondere avventura, paura e nostalgia in un linguaggio immediatamente riconoscibile per più generazioni.
Negli ultimi anni, con l’evoluzione della trama, il Sottosopra è diventato sempre più un simbolo. Non rappresenta soltanto una minaccia fisica, ma anche il lato oscuro della crescita, del trauma e delle paure represse dei protagonisti. È un luogo che reagisce alle emozioni, che si nutre del dolore e della rabbia, trasformandosi in un’estensione metaforica dei conflitti interiori.
Proprio questa stratificazione di significati rende il Sottosopra una delle invenzioni più riuscite della serie. Non è solo una dimensione alternativa, ma il risultato di un intreccio tra storia reale, ipotesi scientifiche e immaginario collettivo. Una teoria che continua ad affascinare perché, pur restando nella finzione, riflette paure profondamente umane e sempre attuali.


Un Posto al Sole, spoiler 24 dicembre 2025: Okoro mette Gagliotti nei guai? Damiano e Rosa sempre più uniti
La forza di una donna, spoiler 24 dicembre 2025: incontro spiacevole tra Sarp e Arif, ‘Alp’ non esiste più