Storia dei grandi maestri d’ascia della famiglia Fortunato

Questa che vi racconto, parte da molto lontana : come trazione di cuore e di vita pura e sudore . Cantiete Navale : Fortunato Teodoro – quante emozione ho provato a trovare queste foto – che grande era la nostra Manfredonia.Ho un ricordo ancora fresco, di quell’odore di pece nera, come un inchiostro di corde sfilacciate gialle – dal profumo di mare,   e di quel brontolare delle onde fisse nella mente e nello stomaco , con quelle voci marine. Noi eravamo la storia, l’anima, dei fondali di madrepore – la nostra terra piena di sale marino grosso, come un laboratorio maestoso ,di lavoratori della grande azienda e maestria, artistica della famiglia Fortunato…vedere nascere tutte quell’imbarcazioni – era davvero un miracolo. Come eravamo importanti, contavamo – una flotta navale impressionante…poi la storia , mi ha insegnato che di cantieri erano nati altri.Ma quella, di cui io voglio parlare e soffermarmi oggi è Teodoro…che conobbi a 5 anni , nel 1966, quando mi recavo al Mercato Ittico, ad aspettare alla banchina di Tramontana , con la manina alla fronte – per vedere se arrivava mio padre dalla pesca. Ma nel frattempo , quando tardava , andavo dal mio parente al  ” Bar Castriotta ” – che io chiamavo zio Vincenzo.Troppi ricordi in quest’istante, mi ha liberato un nodo alla gola; di una commozione irrefrenabile – grazie a chi ha saputo – darci questo.

Di Claudio Castriotta 

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