Su Re Manfredi non so che dire perché non ci siamo mai conosciuti, però su Manfredonia qualcosa la so.
E so che un diamante impolverato resta pur sempre un diamante, anche se si fatica a riconoscerlo.
Cerchiamo altrove quello che abbiamo tra le mani e, ignari, sediamo sopra un baule con all’interno un tesoro.
Quanto di buon grado andresti in una casa sporca e disordinata?
Quante ore passerebbero prima fuggire?
Vale lo stesso per una città.
Viviamo una situazione molto sfidante, ci viene silenziosamente chiesto di riscoprire la nostra vera natura umana fatta di rispetto e gentilezza, perché dove c’è male c’è una richiesta di amore.
È bello passare il tempo insieme all’interno di un ambiente armonioso, è benedettamente bello.
Tutto è possibile, partendo da ciò che è in nostro potere, iniziando dai piccoli gesti.
Rispettare l’ambiente è come dare una carezza a Manfredonia, donare al prossimo questa consapevolezza è come darle un bacio.
Siamo tutti arrabbiati con Manfredonia, ma lei ci vuole bene e ci ha dato la possibilità di poter crescere.
Perdoniamola e diamoli una nuova occasione.
Raffaele Ricucci