Saldi invernali 2026, dati e news
Al via da sabato 3 gennaio 2025 in quasi tutta Italia la stagione degli sconti invernali. In questo focus il calendario aggiornato con l’inizio e la fine delle vendite promozionali regione per regione.
La data di inizio dei saldi invernali è fissata per sabato 3 gennaio 2026 nella maggior parte delle Regioni. Fanno eccezione la Valle d’Aosta, dove i saldi cominceranno il 2 gennaio e l’Alto Adige, dove inizieranno giovedì 8 gennaio.
La scelta del 3 gennaio segue quanto previsto dagli “Indirizzi unitari delle Regioni sull’individuazione della data di inizio delle vendite di fine stagione”, approvati il 24 marzo 2011, che fissano l’inizio delle vendite di fine stagione al primo giorno feriale prima dell’Epifania. “Qualora il primo giorno feriale antecedente l’Epifania coincida con il lunedì l’inizio dei saldi viene anticipato al sabato”.
Il calendario dei saldi invernali 2026
| Regioni | Saldi | Vendite promozionali |
|---|---|---|
| Abruzzo | 3 gennaio per 60 giorni | con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno |
| Basilicata | 3 gennaio – 1 marzo | con divieto delle vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi |
| Calabria | 3 gennaio per 60 giorni | con divieto vendite promozionali 15 giorni prima della data inizio saldi |
| Campania | 3 gennaio per 60 giorni | con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi |
| Emilia Romagna | 3 gennaio per 60 giorni | con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi |
| Friuli Venezia Giulia | 3 gennaio – 31 marzo | con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno |
| Lazio | 3 gennaio per 6 settimane | con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi |
| Liguria | 3 gennaio – 16 febbraio per 45 giorni | con divieto vendite promozionali 40 giorni prima della data inizio saldi |
| Lombardia | 3 gennaio – 3 marzo | con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi |
| Marche | 3 gennaio – 1 marzo | con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi |
| Molise | 3 gennaio per 60 giorni | con divieto vendite promozionali 30 giorni prima e 30 dopo della data inizio saldi |
| Piemonte | 3 gennaio per 8 settimane | con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi |
| Puglia | 3 gennaio per 60 giorni | con divieto vendite promozionali 15 giorni prima della data inizio saldi |
| Sardegna | 3 gennaio per 60 giorni | con divieto vendite promozionali 40 giorni prima della data inizio saldi |
| Sicilia | 3 gennaio – 15 marzo | con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno |
| Toscana | 3 gennaio per 60 giorni | con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi |
| Umbria | 3 gennaio per 60 giorni | con possibilità di effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno |
| Valle d’Aosta | 2 gennaio – 31 marzo | con divieto vendite promozionali 15 giorni prima della data inizio saldi |
| Veneto | 3 gennaio – 28 febbraio | con divieto vendite promozionali 30 giorni prima della data inizio saldi |
| Trento e Provincia | per 60 giorni, i commercianti determinano liberamente i periodi in cui effettuare i saldi |
| ALTO ADIGE | |
| Distretto di Bolzano, Oltradige e Bassa Atesina | |
| Bolzano, Andriano, Terlano, Nalles, Meltina, Laives, Vadena, Bronzolo, Ora, Egna, Montagna, Termeno, Magrè, Cortaccia, Cortina, Salorno, Aldino, Trodena, Anterivo, S. Genesio, Fiè, Sarentino, Appiano, Caldaro, Cornedo, Nova Ponente, Nova Levante | dall’8 gennaio al 5 febbraio |
| Tires, Castelrotto, Renon, Ortisei, S. Cristina, Selva Gardena | dal 7 marzo al 4 aprile |
| Distretto di Merano e Burgraviato | |
| Merano, Moso in Passiria, San Leonardo in Passiria, S. Martino in Passiria, Rifiano, Tirolo, Scena, Lagundo, Caines, Parcines, Avelengo, Marlengo, Verano, Plaus, Cermes, Lana, Postal, Gargazzone, San Pancrazio d’Ultimo, Ultimo, Proves, Lauregno, Tesimo, Senale/S. Felice, Naturno | dall’8 gennaio al 5 febbraio |
| Distretto Valle Isarco e Alta Valle Isarco | |
| Bressanone, Rio Pusteria, Fortezza, Varna, Rodengo, Naz-Sciaves, Luson, Velturno, Chiusa, Funes, Barbiano, Laion, Ponte Gardena, Vipiteno, Brennero, Racines, Campo di Trens, Val di Vizze, Villandro, Vandoies | dall’8 marzo al 5 febbraio |
| Distretto Val Pusteria | |
| Brunico, Perca, Valdaora, Rasun Anterselva, Monguelfo-Tesido, Valle di Casies, Braies, Villabassa, Dobbiaco, San Candido, San Lorenzo di Sebato, Falzes, Chienes, Terento, Gais, Selva dei Molini, Valle Aurina, Predoi, Campo Tures, Sesto | dall’8 marzo al 5 febbraio |
| Marebbe, San Martino in Badia, La Valle, Badia, Corvara | dal 7 marzo al 4 aprile |
| Distretto Val Venosta | |
| Curon Venosta (tranne Resia e San Valentino alla Muta), Glorenza, Sluderno, Malles, Lasa, Castelbello-Ciardes, Silandro, Laces, Martello, Tubre, Prato allo Stelvio, Senales (tranne Maso Corto) | dall’8 marzo al 5 febbraio |
| Stelvio, Maso Corto, Resia, San Valentino alla Muta | dal 7 marzo al 4 aprile |
Guida all’acquisto sicuro
Di seguito il vademecum con le regole di base per Saldi chiari e sicuri, curate da Federazione Moda Italia-Confcommercio e Confcommercio Imprese per l’Italia:
- Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto;
- Prova dei capi: non c’è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante;
- Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless;
- Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo;
- Indicazione del prezzo: obbligo di indicare il prezzo normale di vendita (tenendo conto che, in base al D.lgs 26/2023, va indicato il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale. In particolare, si evidenzia che nelle regioni in cui è possibile effettuare vendite promozionali in qualsiasi periodo dell’anno (Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Umbria) o fino a 15 giorni prima della data inizio saldi (Calabria , Puglia e Valle d’Aosta) il prezzo da considerare e su cui applicare lo sconto durante i saldi dovrà essere quello relativo all’eventuale campagna promozionale effettuata prima dei saldi.

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