Quando Ziazuie amavano venire a Manfredonia la domenica mattina

 Manfredonia – COME ci teneva il fascio alle sculture di bronzo: parlo della statua del pescatore – gli anni superavano fine ‘ 60 – ed in Piazza Marconi. Piazza dell’epicentro al tempo delle attività quotidiane: dove c’era una piccola biglietteria per la ferrovia, con l’arrivo del treno quasi all’entrata di Corso Manfredi – binario tronco che fermava in città.

Tutti i sabati e le domeniche giungevano in città i cosiddetti “Ziazuie” dalla zona del barese – in primis da Bari vecchia – che sostavano in quelle poche panchine a mangiare e a fare festa in una semplice domenica, fuori dall’ordinario. Poi negli anni: alle spalle del pescatore il piccolo Albergo “Perla” ed – in una piccola traversa – l’Albergo San Michele. In estate ; ma soprattutto nei primi di autunno – arrivavano in pieno mezzogiorno di domenica  con pulmanini e automobili grigi dell’ epoca- mangiavano pressappoco intorno alle 14.00 in piazza Marconi con teglie – dett i ” tujiell du past o forn”. Nel guardarli erani buffi – ma mi davano gioia – erano alla mano ma pieni di piume colorate – bagnavano il pane nel sugo – e ti facevano respirare la vita pura dei giorni normali – tra persone speciali ; degli esseri umani – che mi commuovevano nel loro fare semplice che odorava di terra viva.

Tante volte d’estate ci sedevamo là a guardare i turisti – che arrivavano ed erano tanti, non solo manfredoniani ma da tutta l’Italia e anche dall’Estero – Dio mio questa città era da Padre Eterno.

di Claudio Castriotta Scarica tutti gli allegati

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