Procreazione assistita per single
F.Gallo(Associazione Luca Coscioni) Emma Marrone solleva un tema su cui si esprimerà la Corte costituzionale
L’Associazione Luca Coscioni accoglie con favore il crescente dibattito pubblico sul diritto di accesso alla procreazione medicalmente assistita (PMA) per le donne single, rilanciato dalle recenti dichiarazioni della cantante Emma Marrone. Il tema torna al centro dell’attenzione in un momento cruciale: il prossimo 11 marzo la Corte costituzionale è chiamata a pronunciarsi sull’articolo 5 della legge 40/2004, proprio sulla parte in cui vieta l’accesso alla PMA alle donne single.
Questo intervento, il primo della Consulta sull’argomento dopo nove anni, è stato sollecitato dal Tribunale di Firenze in seguito al caso di Evita, una donna single di 40 anni che, assistita dal team legale dell’Associazione Luca Coscioni, ha contestato il divieto come una violazione dei suoi diritti fondamentali.
“Negare l’accesso alla fecondazione assistita alle donne che non hanno un partner rappresenta una discriminazione che non trova alcun fondamento normativo. Le donne a volte possono essere madri singole, ma se vogliono diventarlo con la fecondazione assistita in Italia è vietato. In molti paesi d’Europa invece è consentito, ma a causa dei costi elevati non tutte possono permetterselo, come evidenzia anche Emma Marrone”, ha dichiarato l’avvocata Filomena Gallo, Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni e coordinatrice del team legale che ha portato avanti il caso. “L’Italia si trova sempre più isolata rispetto ad altri Paesi europei, come la Spagna, il Regno Unito, il Belgio, la Grecia e la Danimarca, dove queste tecniche sono accessibili anche a persone non in coppia. Continuare a mantenere questi divieti non solo viola i diritti di autodeterminazione e uguaglianza, ma alimenta il fenomeno del ‘turismo procreativo’, costringendo molte donne a rivolgersi a centri all’estero con costi elevati e disagi”.
Secondo i dati, circa 14.000 bambini nascono ogni anno in Italia grazie alla procreazione assistita, resa possibile anche grazie alla costante azione legale e politica dell’Associazione Luca Coscioni in difesa delle persone. Dal 2004, l’Associazione si batte per smantellare i divieti imposti dalla legge 40, contribuendo con successi come la cancellazione del divieto di fecondazione eterologa, l’eliminazione del limite del numero di embrioni trasferibili con un unico impianto e l’accesso alla PMA per persone fertili portatrici di patologie genetiche.
“Ora è il momento di compiere un ulteriore passo avanti nel quadro dei divieti da cancellare,” prosegue Gallo. “La decisione della Consulta sul caso di Evita rappresenta un’opportunità importante per riconoscere anche il diritto delle persone single ad accedere alla fecondazione assistita, eliminando una norma irragionevole che non riflette più la realtà sociale e i bisogni dei cittadini e la cui cancellazIone non determina alcun vuoto normativo. Per questo con l’Associazione Coscioni abbiamo lanciato una petizione per chiedere che anche il Parlamento intervenga sul tema”.
COSA RESTA DELLA LEGGE 40
IN SINTESI:
- 2009 Incostituzionalità divieto 3 embrioni producibili e unico e contemporaneo impianto;
- 2014 Incostituzionalità divieto di fecondazione eterologa;
- 2015 Incostituzionalità divieto di accesso alla PMA coppie fertili portatrici di patologie genetica;
- 2015 Incostituzionalità dell’ipotesi di reato per selezione di embrioni nei casi in cui questa sia esclusivamente finalizzata ad evitare l’impianto nell’utero della donna di embrioni affetti da malattie genetiche trasmissibili rispondenti ai criteri di gravità di cui all’art. 6;
- 2016 Inammissibilità su embrioni alla ricerca e monito al parlamento per una legge;
- 2023 Inammissibilità revoca del consenso dopo la fecondazione.