Ottobre, il profumo lo sento dall’Acqua di Cristo

L’aria umida, gonfia torbida l’onda,
il vento raschia le mura, 
lungo il viale di un mattino pulito…
sulla città pallida,
ottobre è un’arancia dalla corteccia amara, 
è un caco dalla vaniglia aspra,
l’uva dolce moscata, 
il melograno dalla fragranza odorosa
la melacotogna dal bollito zuccherosa,
 ricorda in me il cuore timido 
le castagne hanno la grazia del genuino, 
il vino sparso, rosso sul tavolo,
il frantoio è l’anima –
il profumo lo sento dell’Acqua di Cristo . 
di ogni luogo.

di Claudio Castriotta

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