“Non c’è giustizia senza verità” – Una giornata di memoria e responsabilità per onorare Francesco Marcone

“Non c’è giustizia senza verità” – Una giornata di memoria e responsabilità per onorare Francesco Marcone

Si è tenuto ieri mattina, presso la Caserma dell’11° Reggimento Genio Guastatori dell’Esercito Italiano di Foggia, l’evento “Non c’è giustizia senza verità”, un momento intenso e profondamente partecipato dedicato alla memoria di Francesco Marcone, il direttore dell’Ufficio del Registro assassinato a Foggia negli anni ’90 per aver difeso, con fermezza, la legalità.

L’iniziativa è stata organizzata dal Rotary Club San Giovanni Rotondo, con il supporto compatto e convinto di tutti i Rotary Club della Capitanata. Tra le presenze istituzionali, anche il Rotary Club Manfredonia, rappresentato dal Presidente Ing. Raffaele Fatone, intervenuto per testimoniare l’impegno del sodalizio manfredoniano nei percorsi di legalità e memoria civile.

La mattinata è stata scandita dalla proiezione del docufilm “Il sangue mai lavato” di Luciano Toriello, un’opera capace di riportare al centro del dibattito la figura di Marcone, la sua integrità, la sua storia interrotta.

Il momento più toccante è arrivato con gli interventi dei figli, Daniela e Paolo Marcone, che con parole profonde e misurate hanno ricordato quanto sia essenziale non lasciare che la paura o l’omertà deformino il vivere quotidiano, e quanto sia importante custodire la memoria come strumento di verità.

La loro testimonianza ha ricordato con forza che la mafia non è solo un fenomeno criminale, ma un modo di vivere che tenta di insinuarsi nel tessuto sociale, confondendosi con le abitudini, con la normalità.

La sfida delle comunità – ed è emersa con chiarezza durante l’evento – è creare una frattura netta tra la vita civile e la mentalità mafiosa, riaffermando ogni giorno che legalità significa libertà, e che scegliere la giustizia richiede coraggio e coerenza.

Il sostegno dei Rotary della provincia, la presenza delle istituzioni e la partecipazione dei cittadini hanno dimostrato la volontà del territorio di non dimenticare, di trasformare il ricordo in impegno e la memoria in responsabilità collettiva.

La figura di Francesco Marcone resta un faro: un esempio di rettitudine che continua a indicare la strada, a ricordarci che non c’è giustizia senza verità e che la verità ha bisogno della voce e dell’azione di tutti.

Un evento forte, vibrante, che lascia una promessa: continuare a difendere la legalità, senza abbassare lo sguardo, senza abituarsi mai all’ingiustizia.

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