Manfredonia, quando mettevo le mani in bocca ai leoni della Chiesa di San Domenico

Manfredonia – SPENSIERATA ESTATE – di quando ero ragazzino, davanti al portale San Domenico, mettevo la mano in bocca ai due leoni di lato alla Chiesa. L’intera zona profumava di sugo delle brasciole arrotolate dal bianco filo messe a cucinare dalle sette di mattina. Dalla chiazzette du San Dumineche u frische ijove nu piaciore e le voci delle persone rimbalzavano dalle mura al mare.

Nel pomeriggio inoltrato , il sogno e il profumo di un paese vicino al cuore . Quando c’era il teatrino stabile all’aperto delle marionette, che per noi ragazzi, e non solo, rappresentava uno svago di piacere tra commenti e battute di storie del passato. Al tramonto ricordo quelle striature di nuvole che andavano ad imbrunire la sera che chiudeva il teatrino, detto in dialetto “U baraccone viaggiante“. Al ritorno la folla si spostava da destra e da sinistra, passavano tutti da Piazza Del Popolo ,così piena di anima che si allargava sulla città di una vita vera e degna .

Foto e testo di Claudio Castriotta  

Exit mobile version