Manfredonia, il fotografo esploratore di luoghi garganici: Luigi Losciale

IN questa foto, al centro dell’immagine appare il maestro Luigi Losciale, detto Gino, con i suoi baffetti storici. 


Luigi,a differenza dei maestri Valente, che lavoravano la loro arte e tecnica quasi esclusivamente da studio,  spaziava ovunque ed era dovunque, con la sua macchinetta fotografica al collo che rappresentò la sua compagna eterna di vita ,era come un cuore nella mano – in un paese che viveva il sogno.


Losciale,  creò le prime foto in Villa addirittura usava delle volte un separè in legno , come nell’epoca nelle domeniche e nei giorni festivi. Sempre presente con i suoi click e scatti rubati alla gente del popolo, soprattutto ai più  bisognosi, emarginati, e ai soggetti che esprimevano una denuncia ,in significato ,una storia ,perché  è  di questo che fa parte oggi.


Una cosa dispiace tanto in questo a me, è il  baule del vecchio archivio – che ha lasciato il maestro Losciale; non so se sia stato ancora aperto, esso raccoglie tantissime testimonianze della nostra terra e del  nostro territorio magnifico. Losciale ,ha lasciato memorie, davvero di storia, e con essa la vera vita di paese. Ora caro Luigi,in questo fino novembre di un’epoca ancora di pandemia.  Ti ho voluto ricordare, scrivendo in punta di piedi come si suol dire, con la mia scrittura dalla visione di mare, per il tuo essere stato un grande girovago esploratore dei luoghi garganici …  nei tanti luoghi dall’alba e spesso fino al pomeriggio sotto un cielo, onesto e fugace di una natura di vita vera.


Di Claudio Castriotta 

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