L’ultima estate che vidi Giacomino Califano

Manfredonia – AVEVO 6 anni ed era la fine degli anni sessanta quando  Giacomino per la Festa della Madonna , girava per tagliare i capelli nelle zone più isolate, lu, barbiere a domicilio, arrivava al Villaggio dei Pescatori per fare i capelli ai grandi ed ai bambini. Era chiamato da tutti Giacomino perché mingherlino e delicato. Lui si chiamava Giacomo Califano, le sue origini erano a metà tra il Lazio e la Campania.

Ricordo bene che si presentava con il suo vestitino color grigio con cravattina ed una piccola valigia del tempo, quella famosa di cartone sul marrone come tinta: dentro portava tutti gli attrezzi per il suo mestiere: la macchinetta per rasare i capelli, forbici, pettinini, sapone da barba, pennelli, rasoio. Oltre al Villaggio dei Pescatori , girava in gran parte della città, addirittura si recava nella Clinica di Santa Maria di Siponto – sita all’inizio di via Cimarrusti nella parte che andava oltre il rione Croce – per fare barba e capelli agli ammalati bisognosi.

Era sempre utile e disponibile per tutti, conosciuto da tanti. Ci teneva molto a fare bene il suo lavoro, sempre premuroso e controllato nelle cure e nell’attenzione, camminava tantissimo su e giù per Manfredonia, lo vedevo tornare verso casa stanco con la sua valigia di cartone marrone. Lui, Giacomino, ha tagliato i capelli ad una lunga generazione di bambini.     

  ” Giacomino qualche anno prima di morire davanti all’Ufficio Postale – che mi chiedeva i famosi santini … aveva 103″  fu l’ultima estate che lo vidi”. 

Di Claudio Castriotta 

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