“Il Comune di Monte S. Angelo è socio del Consorzio per lo Sviluppo Industriale (ASI) di Capitanata. Lo rappresenta il Sindaco in Assemblea Generale. Invece di limitarsi a fare segnalazioni, di cui dovrebbe esibire adeguata documentazione, il Sindaco D’Arienzo avrebbe potuto suggerire una soluzione e/o pretendere dal Commissario dell’ASI interventi immediati a tutela della sicurezza dell’area, dell’ ambiente e delle popolazioni. Se non c’è stato alcun risultato, due sono le ipotesi: o non è affatto intervenuto o i suoi interventi non hanno alcun valore. Tertium non datur!”.
Lo ha scritto l’ex direttore ASL, Donato Troiano, intervenendo in una discussione sull’incendio di due giorni fa a Macchia.
Per dovere di cronaca, risponde il sindaco Pierpaolo D’Arienzo: “iIcumuli risalgono al 2012/2013. Ora puoi riformulare la tua analisi. Già che ci sei, fatti aiutare da qualche consigliere dell’epoca che ha scritto in precedenza. Ad ogni buon conto e per evitare inutile polemiche, non penso che anche gli amministratori del tempo fossero in grado di verificarne la presenza. L’area è privata, chiusa con cancello e recintata su tutti i i lati. I cumuli sono dietro al capannone, non visibili dalla strada. Alle spalle vi è il canalone e da lì le zone di stoccaggio non sono visibili. Frequento spesso quei luoghi e, ripeto, non mi sono mai accorto della presenza di quei cumuli. Ma a te questo non interessa. Invece ti dovrebbe interessare la questione della Tec.In s.r.l., il cui capannone è stracolmo di pneumatici e guaine bituminose. Dovresti saperlo per i ruoli che hai ricoperto in ASI e anche come dirigente dell’ASL, perché investito in entrambi i casi, anche se in tempi diversi“.

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