Le scale del mio sud

Bianche scale di vecchie pietre,
dove si sale si scende,
precipitano il male e il bene
il cuore giù dal marciapiede,
tra le porte aperte
il giorno splende tra tanta gente.
Le chiese sacre profumate d’incenso,
ci butto l’anima dentro e mi inebria il cervello,
il vento di un soffio denso
il caldo sul mio corpo stanco,
gente accalcata al muro
il sogno di un nuovo mondo pieno di uliveto,
il mare in un ripostiglio.

Di Claudio Castriotta 

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