“La memoria chiusa in un astuccio”

Nel cuore di maggio,
portavo la memoria in tasca,
chiusa in un astuccio,
avvolto da un elastico giallo …
un petalo di dulia per odorare l’aria,
il fondo marino …
la madrepora e la spugna 
del fondale incontaminato, 
bevevo l’acqua sorgiva,
e mi asciugavo il nasino
con il mio fazzoletto bianco …
mentre il cielo
si faceva basso,
io mi assopivo al caldo.

Di Claudio Castriotta ❤️

Exit mobile version