Incendio Oasi Lago Salso, fumo visibile dall’Alto Tavoliere. Cera: “Una catastrofe, rivedere strategie di prevenzione ed intervento”
La colonna di fumo che sale dal vasto incendio che si è sviluppato nell’area protetta dell’Oasi Lago Salso è visibile a decine di chilometri di distanza, anche dai centri dell’Alto Tavoliere a ulteriore testimonianza della enorme estensione dell’area interessata. Sul posto operano i canadair e i Vigili del Fuoco.
“Sono profondamente preoccupato e rattristato nell’apprendere della drammatica situazione che si sta verificando presso l’Oasi Lago Salso, uno dei gioielli del patrimonio naturalistico pugliese – il commento del consigliere regionale Napoleone Cera -. Le fiamme, alimentate dal caldo torrido e dal vento, stanno devastando un habitat di inestimabile valore, minacciando la biodiversità, le abitazioni e anche una struttura residenziale per anziani”.
“Questo disastro ambientale rappresenta un colpo duro per il nostro territorio, già fragile e si aggiunge al dolore per il danno economico che si sta già manifestando nel pieno della stagione balneare, momento cruciale per le attività turistiche e le imprese locali. Ora però è fondamentale mettere in sicurezza le persone e le cose con la massima urgenza e fare tutto il possibile per contenere i danni di questa catastrofe”, ha aggiunto Cera.
Da un lato è ferma e senza esitazione la condanna nei confronti dei piromani che deliberatamente appiccano questi incendi così distruttivi e deleteri per il territorio, dall’altro si impone una considerazione: “Mi interrogo, con grande rammarico, sul motivo per cui il piano contro gli incendi della Regione non abbia ancora prodotto i risultati sperati. È necessario un approfondimento immediato e una revisione delle strategie di prevenzione e intervento, affinché episodi come questo non si ripetano più e il nostro territorio possa essere tutelato adeguatamente”.
“Esprimo tutta la mia solidarietà alle forze dell’ordine, ai soccorritori e a tutti coloro che stanno lavorando senza sosta per contenere questa emergenza. Continuerò a impegnarmi affinché si faccia luce sulle cause di questo genere di situazioni e si adottino tutte le misure necessarie per proteggere il Gargano, il suo patrimonio naturale e le sue comunità”, ha concluso Cera.