“Il valore e l’amore per le pescate delle seppie nelle acque di iodio forte”

Manfredonia – AVVISTAVA tutto dalla finestra, con il suo cannocchiale, il babbo.

Quell’anno ci era toccato il punto di zona del Conca d’Ore, estratto dal sorteggio dalla Capitaneria; con la barca si spaccava le onde di quel mare, per la pesca delle seppie, decantate anche a livello nazionale.

Pescare in quegli anni mi faceva sentire felice, immerso in quello splendido scenario; a pensarci adesso l’atmosfera marina ci regalava suoni acuti dei delfini, emetteva odori indimenticabili.

Grazie a mio padre   l’immenso, quasi circondato da una grande libertà marina, ora tutta mia. Ho ancora impresso nella mente quando su di noi quel sole ci illuminava di speranza dell’essere uomini, orgogliosi di una vita umile, ricca di cultura popolare e di una commozione fresca di gioia di vita .

di Claudio Castriotta

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