Il Numà di Carpino: quando un locale diventa casa, cultura e cuore pulsante del territorio

Il Numà di Carpino: quando un locale diventa casa, cultura e cuore pulsante del territorio

A Carpino, ancora  una volta, il Numà ha dimostrato di non essere solo un locale, ma un luogo dell’anima, un contenitore sociale dove si incontrano emozione, musica, tradizione e comunità.

Tra mura impregnate di passione e sorrisi sinceri, prende vita il sogno coraggioso di Valentina e Antonio Romagnolo: un sogno nato dall’amore per Carpino, dalle radici affondate nel cuore del Gargano e da una scelta controcorrente, quella di restare e investire nel proprio territorio.Lo scorso weekend si è scritta una pagina speciale: una serata viva, intensa, affollata di giovani, famiglie, mani che battono, piedi che danzano, voci che si uniscono alle note della tradizione popolare.

Il bar dei F.lli Romagnolo, oggi punto di riferimento per la movida locale e non solo, è diventato molto più di un semplice lounge bar: è identità condivisa, spazio d’incontro, rifugio culturale.

Protagonisti della serata i Tarant Folk, formazione amatissima e ormai simbolo della musica popolare reinterpretata in chiave moderna, senza mai snaturarne l’anima. Con il loro sound coinvolgente e il legame profondo con Carpino, hanno lasciato un segno autentico. Un segno che si è trasformato in un gesto simbolico: il dono di un tamburello al Numà. Un gesto potente, capace di raccontare, senza parole, il significato della condivisione, dell’autenticità, dell’amore per la musica e per la terra che la nutre.Quel tamburello rimarrà lì, custode silenzioso di un messaggio profondo: chi ama questa terra ha il dovere di custodirla, promuoverla, difenderla. Sempre.

Michele Russi dei Tarantafolk, con il cuore colmo di gratitudine, ha voluto ringraziare pubblicamente il Numà, esordendo con parole che raccontano molto più di un semplice concerto:

“Siamo felicissimi, anche questa volta, di aver vissuto un successo mai visto prima. Tanta partecipazione, tanta tanta bella gente. Tutto questo ci riempie d’orgoglio e ci spinge ad amare sempre di più la nostra tradizione, ma anche a credere nel nostro paese. Grazie ad Antonio e Valentina per questo questo.”

Carpino si conferma capitale della musica dal vivo, crocevia di emozioni vere e custode di esperienze che uniscono. E il Numà non è solo un locale all’avanguardia: è famiglia, è comunità, è casa. Perché qui si entra per divertirsi, ma si resta per sentirsi parte di qualcosa di autentico, vivo, indimenticabile.

Antonio Romagnolo, titolare del Numà, ha preso la parola con emozione e orgoglio, raccontando il valore di un progetto che è molto più di un’attività commerciale:

“Sono davvero orgoglioso di ciò che siamo riusciti a costruire, io e mia sorella Valentina, insieme alla nostra famiglia. Orgoglioso dell’amore che i carpinesi ci dimostrano ogni giorno, dell’affetto smisurato che ci fanno sentire, e – soprattutto – orgoglioso di questi ragazzi, che per me sono l’anima pulsante del nostro territorio. A loro va il nostro grazie, per aver saputo trasmettere le stesse emozioni che viviamo noi, da sempre, in questa terra che amiamo profondamente.”

Antonio ha voluto inoltre rivolgere un ringraziamento speciale all’Amministrazione comunale, e in particolare al sindaco, dott. Rocco Di Brina: “Non ha mai smesso di credere nei nostri sogni. Ci sostiene sempre e ci incoraggia, con passione e disponibilità, cercando di dare il meglio per noi e per tutta Carpino. Grazie, Rocco, per il lavoro che fai ogni giorno per il bene di questo paese.”

E infine, una promessa per il futuro:

“Ci rivedremo presto, con nuovi appuntamenti, tanta musica e soprattutto tanto divertimento. Vi aspettiamo, sempre, a braccia aperte.”

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